I Golden State Warriors dilagano nel secondo tempo e vincono gara 2 delle NBA Finals per 107-88 contro i Boston Celtics, e ora la serie è in parità sull’1-1.
La partita diventa più facile per Golden State solo nel secondo tempo, quando le troppe palle perse di Boston iniziano a pesare sull’attacco dei biancoverdi e nel frattempo anche Jordan Poole e Andrew Wiggins vanno a referto accanto a uno Stephen Curry da 29 punti finali.
Curry nella prima metà di partita si fa carico per intero o quasi delle responsabilità offensive dei Warriors, e lo fa contro Marcus Smart e nonostante i Celtics provino ad affaticarlo in difesa attaccandolo a ogni cambio difensivo favorevole, con Jayson Tatum, Jaylen Brown e Derrick White.
I Warriors conducono per 52-50 a fine primo tempo, Curry e Tatum sono gli unici due giocatori a trovare il canestro con continuità mentre Klay Thompson e Jordan Poole da una parte, e Jaylen Brown dall’altra, litigano con il canestro.
Nel terzo quarto Golden State sfrutta il calo offensivo di Boston senza però fare il consueto "allungo". La terza frazione finisce 35-14 e viene sigillata da una tripla da metà campo di Jordan Poole che finirà per segnare 15 dei suoi 17 punti nel solo secondo tempo, con 5 su 9 da tre.
I Celtics sono più fallosi rispetto a gara 1, e dopo un bel primo tempo la qualità dei tiri si abbassa, Tatum e Brown sono costretti a forzare e le palle perse salgono fino a quota 18.
In una partita già senza domani, i Golden State Warriors riescono a sopravvivere a un primo tempo in cui solo Curry e Kevon Looney si dimostrano all’altezza in attacco. Draymond Green pare più impegnato ad allacciarsi a duello con Tatum ma in difesa riesce a spezzare i giochi a due dei Celtics quel tanto che basta per rallentare la circolazione di palla.
Rispetto a gara 1, Steve Kerr rinuncia a Andre Iguodala (indisponibile) e schiera per la prima volta dalla serie contro Memphis Gary Payton II, tornato a disposizione dopo l’infortunio al gomito sinistro. Dalla panchina per Golden State si rivede anche Nemamja Bjelica, il serbo si arrangia in difesa in 11 minuti e produce 6 punti con 5 rimbalzi. Kevon Looney gioca una buona gara 2 con 6 su 6 dal campo (con 4 schiacciate), 7 rimbalzi e +24 di parziale.
Con un Thompson fuori fase (4 su 19 al tiro) e un Jordan Poole intimidito per metà partita, l’attacco di Golden State nasce sempre dalle letture di Stephen Curry. Per il numero 30, partita da 29 punti con 5 su 12 da tre, 6 rimbalzi e 4 assist con 3 recuperi difensivi, e la consueta leadership calma. Senza un aiuto concreto in attacco da parte di Thompson e Poole, Steph è stato costretto nelle prime due partite della serie a un super lavoro, ma finora la risposta è stata da MVP.
Gara 3 si sposta ora al TD Garden di Boston per la prossima partita in programma giovedì 9 giugno!
Andrea Gurrado
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