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mercoledì 4 giugno 2025

La Virtus Matera vince la DR2 Basilicata, e l'anno prossimo va a giocare in DR1 Puglia, ecco le parole di coach Lionetti

Abbiamo intervistato coach Cosimo Lionetti della Virtus Matera Junior, artefice con i suoi ragazzi vincitori del campionato di DR2 Basilicata e giocare la prossima stagione in DR1 Puglia. Un campionato che dimostra la voglia della crescita della squadra materana, portando una "seconda" squadra fuori dai confini regionali, che può essere al tempo stesso un serbatoio per  la prima squadra in B interregionale. 

- Coach Lionetti, che campionato è stato?

Un campionato in cui il nostro obiettivo era chiaro sin dall'inizio: vincerlo per andare a giocare la DR1 in Puglia l'anno prossimo. Un campionato dove molte volte abbiamo dovuto lottare anche contro un livello arbitrale molto basso. Un campionato dove Senise aveva fatto la squadra per vincerlo, com'è successo spesso. Un campionato in cui siamo cresciuti di partita in partita fino ad avere il percorso netto nelle ultime 4 partite. Un campionato dove abbiamo dimostrato che per vincere bisogna credere in quello in cui si fa.

- Quale è stato l'ingrediente vincente di questa squadra?
Gli ingredienti sono stati più di uno:
- prima di tutto una società che mi ha dato piena fiducia sempre, e la fiducia è la prima cosa in una squadra;
- un giocatore di categoria superiore come Marco Spada,
- un gruppo di senior che ha dato più di quello che poteva, nonostante gli impegni, lavorativi o di studio;
- dei ragazzi ben allenati e quindi con tanta energia, ma soprattutto con tanta voglia di vincere e di dimostrare di essere in grado di competere con "i grandi" e questo si è visto soprattutto in finale;
- tanto lavoro in palestra, anche con difficoltà, ma il lavoro paga sempre!
- ed infine, non per importanza, il contributo di tutti quelli coinvolti: abbiamo fatto ruotare, durante tutte le partite, 19 giocatori diversi ed ognuno di loro ha dato il suo contributo alla vittoria finale.
E' stata veramente una vittoria collettiva.

- Un gruppo giovane ha fatto la differenza in questa stagione?
Certo, i ragazzi ci hanno dato una marcia in più, una intensità che soprattutto le squadre più esperte non sono riuscite a contrastare, alla lunga.

- Come valuti la tua stagione e cosa vedi per il prossimo anno in DR1 anche siamo stagione appena conclusa?
Io ho accettato questa sfida perché mi era stato dato un obiettivo chiaro ed ambizioso, questo per me è stato da subito un stimolo e la mia motivazione è stata da subito molto alta.
Ci ho creduto fin dall'inizio perché sapevo di poter contare su un nucleo di giocatori che si allenava tanto e bene.
Io credo molto nel fatto che il duro lavoro finalizzato ad obiettivi chiari porti sempre buoni frutti.
Ho spremuto i giocatori molto perché sapevo cosa potevo aspettarmi da loro ed
ho preso anche decisioni che non sono piaciute a tutti, ma alla fine l'obiettivo è stato centrato; perciò valuto la stagione una stagione di (meritato) successo.
Spero di potermi ripetere anche l'anno prossimo centrando insieme alla società obiettivi ambiziosi perché sicuramente la Virtus Matera è una società molto ambiziosa e questo genera valore, alza il livello dando la possibilità ai ragazzi di esprimere tutto il loro talento.
Con la DR1 e la serie B interregionale diamo molte più possibilità ai ragazzi di raggiungere un livello alto.

Ringraziamo coach Lionetti per la disponibilità

lunedì 12 maggio 2025

Pielle Matera, arriva la salvezza in DR1 Puglia nella finale play-out

Finalmente è arrivata la tanto agognata salvezza anche per la Pielle Matera in un campionato non facile per i materani, che affrontavano per la prima volta questo campionato in questa nuova formula, i biancoazzurri sono partiti con il loro vivaio e qualche innesto senior. Vittoria e salvezza nell'ultima gara valevole di questa stagione, ma coach Losito con i suoi ragazzi ci hanno creduto fino alla fine, e hanno fatto bene aggiungerei, infatti è arrivato quel risultato desiderato dall'inizio, campionato difficile, ma il carattere e la voglia hanno dato quella spinta del gap anagrafico e direi anche fisico ad altre squadre più competitive. Ora un pò di riposo e poi dopo il minibasket in piazza giunto alla 33esima edizione, si penserà alla prossima stagione.

Abbiamo chiesto un pensiero al presidente Luciano Cotrufo e al coach Francesco Losito

Cotrufo: " Una salvezza straordinaria considerato che il campionato di DR1 è un campionato importantissimo con squadre che investono tanto, noi rappresentiamo la "mosca bianca" con i giocatori che giocano solo per passione e spirito di sacrificio, considerando che della rosa ben 7 (sette) sono under. Sapevamo che per noi sarebbe stato difficilissimo, anzi dopo le prime partite pensavamo di non farcela, ma devo aggiungere una cosa importante, il lavoro svolto soprattutto dal coach di far capire ai ragazzi che sarebbe stata dura e dovevamo stare sempre sul pezzo anche quando perdi 10, 11, 12 partite di fila ma con squadre più forti, dove si gioca anche discretamente bene. 

Un ringraziamento quindi al coach e ai ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine con la speranza che l'anno prossimo si riesca ad allestire un roster un po' più competitiva. un grazie va detto anche alla società che ha supportato tutto questo nel raggiungimento di un obbiettivo difficilissimo, io stesso ho detto ai ragazzi di non mollare mai e crederci fino alla fine."


Mentre questo è il pensiero di coach Losito: "È stato un percorso lungo e tortuoso ma alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato ad inizio stagione e  siamo tanto felici per questa salvezza raggiunta sul campo.

Sono contento per i ragazzi perché meritavano di vivere una gioia sul campo per il lavoro fatto in palestra in questi mesi.

È stato un obiettivo raggiunto di squadra, dove ognuno ha dato il suo contributo, dalla società, dal preparatore Luca Papapietro con cui mi sono confrontato ogni settimana sul lavoro da svolgere per provare a migliorare i giocatori, e a ogni singolo giocatore che ha fatto parte di questa squadra, anche chi ci ha dato una mano in allenamento senza mai giocare.

Chiudere la stagione con il sorriso è sempre bello!"

mercoledì 16 aprile 2025

DR1, Bernalda: Salvezza centrata! Parola a Giuseppe Carella e coach Menga

Bernalda al primo anno in DR1 Puglia, in un campionato a tutti gli effetti interregionale centra la salvezza con ben 3 giornate di anticipo. Grazie al lavoro ben svolto dalla società con coach Menga che con la sua esperienza è riuscito ad amalgamare, a mettere insieme i ragazzi che hanno portato al raggiungimento dell'obbiettivo.

Per Passione Basket Italia Basilicata e Puglia, abbiamo sentito Giuseppe Carella, responsabile organizzativo della società e coach Giovanni Menga su questa stagione.

Queste le parole di Giuseppe Carella:
"Obiettivo centrato con grande anticipo in questa fase ad orologio, frutto di un intenso lavoro dei nostri atleti guidati da Coach Menga. Le ultime prestazioni sono la dimostrazione della crescita del gruppo che dopo un inizio di campionato non esaltante ha trovato, con alcuni cambiamenti, la voglia di giocare ogni partita senza timore, con un ottimo gioco di squadra che ha portato vittorie anche inaspettate.

Dal punto di vista societario il primo obiettivo è stato raggiunto abbondantemente già da qualche mese, ovvero riportare entusiasmo dal punto di vista cestistico a Bernalda con un Palacampagna  sold out nelle ultime partite casalinghe.
Una stagione sportiva  2024-25 dai due volti con un inizio in salita poco supportato da molti che ha trovato il lieto con un girone di ritorno e la fase ad orologio invidiabile.
Inoltre, e da non sottovalutare, l’esponenziale crescita del gruppo nel campionato U19 Gold che approderà alle final four della COPPA PUGLIA.
Obiettivi futuri? 
Siamo già operativi per la stagione 2025-2026 in sinergia con Dirigenti e Main Sponsor (General Costruzioni) per proseguire il nostro progetto di crescita  giovanile per garantire a Bernalda una vetrina in ambito cestistico".

Abbiamo sentito anche coach Giovanni Menga, queste le sue parole:

"Sicuramente sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, che, con ben tre giornate di anticipo nella seconda fase hanno raggiunto l’obiettivo stagionale, cioè mantenere la categoria senza passare dagli spareggi playout. Per come si era messa la stagione, dopo il girone di andata che ci ha visto vincere una sola partita pur giocandole con tutte le squadre punto a punto, non era un obiettivo del tutto scontato. In cuor mio sapevo che un gruppo così giovane (ricordo che é il più giovane di questa complicata DR1) e del tutto nuovo aveva solo bisogno di tempo e pazienza per far vedere le proprie potenzialità, sia individuali che di squadra. Infatti da gennaio in poi abbiamo cambiato del tutto marcia inanellando prestazioni e vittorie convincenti e difatti garantendoci la salvezza anticipata grazie all’impegno quotidiano di tutti i protagonisti. Personalmente sono fiero di aver raggiunto il secondo obiettivo stagionale, condiviso con la società. Infatti dopo aver fatto tornare il PALACAMPAGNA sold out, abbiamo raggiunto una salvezza con risultati in crescendo frutto del lavoro che quotidianamente abbiamo fatto in palestra, superando anche momenti complicati e facendo squadra prima di tutto fra noi. 

Ora, rimane l’ultimo obiettivo da provare a raggiungere, cioè di provare a vincere con il gruppo U19 Gold la Coppa Puglia che ci vede imbattuti in questa seconda fase, dimostrando, sulla scia della Prima Squadra, una crescita importante sia individuale che di gruppo. Questo risultato darebbe continuità al lavoro iniziato lo scorso anno che ci ha visto arrivare primi in U17 Silver oltre ad aver vinto la DR2. Personalmente sono fiero ed orgoglioso di questo progetto incentrato sui giovani che può, finalmente, dare continuità al futuro cestistico Bernaldese partendo da una base solida seppur fatta di giovani dopo anni di assenza del basket che conta. Non in ultimo ringrazio la società ed il main sponsor che mi hanno supportato nel tenere la “barra dritta” andando a ritoccare, con degli accorgimenti essenziali, il roster e dimostrando massima fiducia nel mio operato e in questi giovani ragazzi, sperando di aver, seppur in piccola parte, ripagato con delle belle prestazioni".

Ringraziamo Giuseppe Carella, responsabile organizzativo, e coach Giovanni Menga per la disponibilità.

In bocca al lupo per il proseguo.



venerdì 14 marzo 2025

DR1, RDG Bernalda, coach Menga: "Due obbiettivi, il primo ci siamo riusciti, di avvicinare di nuovo i bernaldesi al basket, il secondo, mantenere la categoria:"

Per Passione Basket Italia, Basilicata e Puglia abbiamo intervistato Coach Menga, allenatore di Riva dei Greci Bernalda, quest'anno dopo alcuni anni disputa un campionato interregionale, grazie alla famiglia Carella come Giuseppe e Fabiola e ai suoi collaboratori. 

Una DR1 Puglia (vecchia serie D) ma rispetto agli altri anni è un livello in come ci dice il coach. Bernalda era partita un po in sordina con una squadra quasi totalmente nuova, ma con il lavoro costante e giornaliero i risultati stanno arrivando, il campionato è ancora lungo, ci sono tanti punti da prendere, ma è sulla buona strada 

- Coach, un tuo pensiero sul campionato di DR1 (ex serie D)?

Il campionato di DR1 di quest’anno , come dicono tutti gli addetti ai lavori, è realmente di alto livello rispetto al passato, sia dal punto di visto tecnico che fisico. Ci sono giocatori scesi da una o due categorie superiori e roster che farebbero bene anche in C. La Puglia è da sempre rinomata per il suo alto livello nei campionati Minors Senior, ma, forse, nessuno si aspettava così tanto. 

- Primo campionato per Bernalda in questa serie come stai vedendo il suo cammino?

Bernalda, come detto sin dall’inizio, è al suo famoso anno zero, in cui si sta cercando di porre le basi per il futuro sia recente che prossimo. Purtroppo paghiamo l’assenza in campionati senior di questo livello da un po’ di anni e di conseguenza il bacino di risorse umane è ristretto ai soli under Made in Riva dei Greci. Per questo abbiamo cercato profili giovani che possano essere la base per il futuro del basket bernaldese insieme ai ragazzi del posto, iniziando ad innalzare il livello degli allenamenti dal settore giovanile fino alla DR1. Pertanto, ora, stiamo iniziando a raccogliere i frutti di questo duro lavoro iniziato a settembre e che porterà solo benefici futuri data la giovane età del roster. 

- Una squadra quasi totalmente nuova come si fa a tenerli insieme, considerando che c'è stato qualche cambio in corsa.

Tenerli insieme non è complicato, i ragazzi, tutti coetanei, vogliono solo allenarsi, migliorare e giocare, com’è giusto che sia a questa età. Ovviamente all’interno del gruppo ci sono dei “leader” che hanno fatto sì che, anche chi è arrivato in corsa potesse sentirsi subito a suo agio. Ovviamente il tutto viene agevolato anche dal fatto che praticamente tutti vivono a Bernalda, per cui convivono anche fuori dalle sedute di allenamento. Ogni tanto bisogna tirare le orecchie, ma alla fine sia io che la società siamo abbastanza soddisfatti di aver scelto dei bravi ragazzi con la testa sulle spalle prima di tutto e poi anche dei bravi giocatori.

Visto la risalita in classifica, anche se presto, quali sono gli obbiettivi di Bernalda?

- L’obiettivo, vedendo la classifica, è mantenere la categoria prima di tutto, conquistata con tanti sacrifici da parte di tutti gli addetti ai lavori. Ognuno di noi ci sta mettendo del proprio per portare la nave in porto quanto prima. Contestualmente, bisogna continuare a crescere e migliorare individualmente e come squadra, cercando da qui alla fine di toglierci quante più soddisfazioni possibili, sia con la DR1 che con la U19, dove ci affacciamo alla seconda fase con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. 

- Cosa manca, e se manca qualcosa a questa squadra?

A questa squadra manca solo un po’ di astuzia, furbizia nei momenti topici delle partite, dove spesso la frenesia ci porta a fare ancora delle scelte affrettate. Ma, questo, è dettata dalla mancanza di esperienza, che arriverà man mano, con il passare delle partite, quindi fa parte del processo di crescita di un gruppo così giovane ma dalle indubbie qualità tecniche. L’esempio lampante, nei momenti “caldi” di una partita, ogni squadra ha la sua “stella” a cui affidarsi in attacco (Cvetanovic, Torresi, Provenzano ecc ecc), noi, invece, non avendo questa figura “esperta” all’interno del roster, ci affidiamo al gruppo e alla nostra voglia di portare l’intera posta in palio a casa. Fa parte del voler responsabilizzare i ragazzi, cosa che in tanti dicono ma che in pochi realmente fanno. 

- Quali sono gli obbiettivi di coach Menga?

I miei obiettivi, al momento, sono in linea con quelli societari, quindi ottenere la salvezza matematica quanto prima in DR1 ed arrivare a giocarsi le nostre chance con il gruppo U19 Gold fino in fondo. Ma tutto ciò passa sempre dal duro lavoro in palestra e quindi dall’aiutare ogni ragazzo che veste Riva dei Greci Basket Bernalda a migliorare quotidianamente. Ciò vale per tutti i gruppi, dal minibasket, dove Giuseppe e Fabiola stanno facendo un super lavoro, sia con i gruppi giovanili, fino alla DR1.

- Il pubblico sta rispondendo bene è tornato a gremire gli spalti, è soddisfatto?

Ecco, questo è il primo obiettivo che abbiamo raggiunto con la società. 

La gente di Bernalda è di nuovo affezionata alla pallacanestro e non ci fa mancare il proprio supporto. 

Nel Paese si respira ovunque pallacanestro, e i ragazzi lo notano e apprezzano. La cosa più bella è vedere il palazzetto pieno di bambini e famiglie e credimi che il colpo d’occhio dalla panchina è realmente da brividi. Di conseguenza anche i numeri del minibasket sono in aumento perché in tanti si stanno avvicinando al nostro movimento e non è una cosa da poco considerando l’attenzione che abbiamo verso i giovani. Non nego che, come è giusto che sia, abbiamo ricevuto anche qualche critica quando le cose non andavano per il verso giusto, ma, ora, tutti si sono resi conto che questi ragazzi ci mettono il cuore per provare a vincere le partite ed hanno bisogno del pubblico di Bernalda. A proposito di ciò mi sento di ringraziare tutta la gente che ci incita costantemente, certo, che, ora che stiamo entrando nella fase più importante della stagione, ci farà sentire il proprio calore ancora di più. Per noi è un privilegio avere questa tifoseria perché sappiamo di non essere mai da soli. Grazie Bernalda!

Ringraziamo coach Giovanni Menga per la disponibilità

martedì 8 ottobre 2024

FIP Basilicata: Giovanni Lamorte riconfermato presidente , eletto anche il consiglio direttivo per il quadriennio 2025/2028

Nella mattinata di domenica 29 settembre si è riunita l’Assemblea elettiva del CR Basilicata che ha eletto il nuovo Consiglio direttivo per il quadriennio 2025/2028.

Il Presidente uscente Giovanni Lamorte è stato rieletto per il quarto mandato con 21 voti su 21 società partecipanti all’Assemblea.


I Consiglieri eletti sono:

Luciano Cotrufo (Pielle Matera)

Mario Totaro (Pallacanestro Senise)

Vincenzo Marino (Basilia Basket Potenza)

Giuseppe Tralli (Virtus Matera)

Abbiamo posto qualche domanda al presidente rieletto Giovanni Lamorte che gentilmente si è concesso, abbiamo chiesto come sta e come è stato il movimento cestistico lucano.


Presidente, eletto per il quarto quadriennio consecutivo, è soddisfatto di questa rielezione?

Sono molto soddisfatto in particolare perché tutte le società affiliate avevano sottoscritto la mia candidatura e soprattutto perché in sede di Assemblea il 100% delle società votanti hanno espresso il proprio voto per me.

Come ha visto il basket lucano in questi anni passati?

Fino al 2010/2011 il nostro basket era arrivato ad  avere ben sei squadre nei campionati nazionali tra maschile e femminile, purtroppo poi prima la crisi economica e dopo il covid hanno fatto sparire molte squadre e ridotto di molto l'attività.

Come vede il presente e il futuro del basket lucano?

Siamo in ripresa, in particolare nel settore minibasket e giovanile. Abbiamo recuperato il numero di tesserati a quello presente prima del covid. 

Partecipiamo a tutti i campionati d'eccellenza nazionali e da quest'anno abbiamo di nuovo una squadra in serie B: la Virtus Matera.

Essere presidente della federazione, del CR Basilicata, è un onore ma anche un onere, quali sono le sue prospettive o come si vede lei nei prossimi anni?

E' appena partito il nuovo quadriennio e le cose da fare sono sicuramente tante. Dovremo da subito partire con i campionati regionali e dare spazio all'attività del Settore Squadre Nazionali giovanili. E poi metteremo in programma nuove manifestazioni di livello nazionale e internazionale. Nei prossimi anni sarò sicuramente molto impegnato nella gestione del Comitato e mi servirà l'aiuto  essenziale di tutto il nuovo Consiglio direttivo e la collaborazione delle società lucane.

Ringraziamo il presidente del CR Basilicata, Giovanni Lamorte per la disponibilità

sabato 3 agosto 2024

DR1 Puglia, RdG Bernalda, la parola a Giuseppe Carella (responsabile ASD) e al coach Giovanni Menga

Dopo alcuni anni di assenza è tornato il basket che conta nella città jonica della provincia materana, è tornato in campionati interregionali grazie alla RdG Bernalda che quest'anno uscirà fuori dai confini regionali e andrà a giocare il campionato di DR1 in Puglia, dopo aver vinto il DR2 in Basilicata.

Abbiamo intervistato il responsabile dell'ASD, Giuseppe Carella e il coach della promozione Giovanni Menga, che ovviamente è stato confermato per la nuova stagione alle porte.

Abbiamo fatto qualche domanda a coach Menga per conoscere meglio lui e i suoi obbiettivi, e abbiamo chiesto un analisi e la storia del club al responsabile Giuseppe Carella.

D: Iniziamo da Giovanni Menga,  coach ci fa una sua breve presentazione?

R: Ho 36 anni, sono di Taranto e questo è il mio secondo anno qui a Bernalda dove sono il responsabile della prima squadra, degli u/19 e degli u/17 campioni regionali in carica.
Ho iniziato come assistente presso il Santa Rita Taranto come assistente in serie D, e poi con la Virtus pallacanestro Taranto allenatore u/17 eccellenza, u19 e u20. Nel 2019/20 serie D e C silver al S. Rita. Nel 2022/23 tre finali alle. Final four con le giovanili.
Dall'anno scorso a Bernalda dove abbiamo vinto il campionato u17 regionale 

D: Che differenza ha trovato fra il basket pugliese e quello lucano?

R: La differenza sostanziale è il numero di squadre partecipanti, l'anno scorso in Basilicata erano 7 team per l'under 17, in Puglia si dividono anche per provincia e diventa più facile interfacciarsi per giocare quante più partite possibili. Comunque in Basilicata il  movimento è in crescita, bisogna alzare l'asticella per le società che possono muoversi con i campionati extra regionali.

D:Coach come si sta trovando a Bernalda?

R: Mi sto trovando bene, con la società c'è un feeling importante, parlando con schiettezza, inserendo una nuova metodologia come la mia, i ragazzi hanno risposto bene, mi hanno aiutato, sostenuto. 
Una società ben organizzata, di livello superiore rispetto a queste categorie.

D: È soddisfatto del roster finora allestito, e quale e l'obbiettivo di coach Menga per la prossima stagione?

R: Abbiamo un roster importante , abbiamo cambiato quasi tutti confermando solo Callivà e Prisco e i ragazzi delle giovanili. Abbiamo optato per la linea giovani con ragazzi dal 2002 al 2006, ragazzi che vogliono mettersi in gioco davanti un pubblico importante, abbiamo inserito Innocenzo Vignola che ha sempre giocato in serie C, e lui insieme a Prisco possono essere i leader per gli under per farli crescere e farli diventare il fiore all'occhiello di questa società.
Obbiettivo al momento è difficile da decifrare,  perché non conosciamo tutti i roster perché non sono ancora ufficiali, mentre noi siamo quasi al completo. Dobbiamo fare appassionare il pubblico di Bernalda, l'anno scorso ci siamo riusciti in diverse occasioni e anche in finale 1 a Matera. Unico obbiettivo vedere il palazzetto pieno che deve essere il nostro fortino, per questo invito il nostro pubblico a  sostenerci.

Dopo aver sentito il coach passiamo la parola a Giuseppe Carella responsabile ASD RdG Bernalda, artefice del nuovo movimento cestistico bernaldese.

Giuseppe, parlaci un po' di questo ritorno in un campionato interregionale e del movimento cestistico bernaldese.

Questo 12esimo anno è stato l'apice delle nostra attività su Bernalda, attività rimasta in letargo per molti anni dal mondo cestistico ma affamato di pallacanestro, poiché ci sono ricordi indelebili della Cestistica Bernalda. È stato un lavoro duro e complicato riprendere tutto, dove si era sgretolato. Il mio obiettivo in questi 12 anni era partire da zero, quindi gettare le fondamenta partendo dal basso. I ragazzi senior che parteciperanno al DR1 sono stati i primi bambini del 2012, adesso abbiamo minibasket, giovanili e anche basket inclusivo fino a arrivare al campionato di promozione (ora DR2) poi vinto che ora ci porta in DR1.

Il campionato che inizieremo sta portando entusiasmo non solo in società ma anche in paese, entusiasta di questo. Ora usciremo dai confini regionali della Basilicata grazie anche al lavoro di coach Menga, ma la vittoria piu importante è quella di aver portato entusiasmo e alzato l'asticella avere tutti i giorni i gruppi in palestra e aver vinto il campionato under 17. E aggiungo abbiamo fatto l'iscrizione anche per l'under 19 Gold. 

Una società che si sta riassemblando con vecchi ma soprattutto con nuovi sostenitori che si stanno avvicinando. 

Per quanto riguarda il roster è una squadra giovane che deve affermare il suo talento e spendersi per la causa di Bernalda, per gli avversari diciamo che il PalaCampagna sarà pieno e sarà difficile vincere qui, sappiamo  che ci sono roster forti in Puglia, ma noi siamo all'anno zero con la voglia di ben figurare e poi chissà.

Si ringrazia per la disponibilità coach Giovanni Menga e Giuseppe Carella responsabile ASD RdG Bernalda 

E. Di Lecce

lunedì 5 giugno 2023

A tu per tu con Donatello Viggiano DS Academy Basket Potenza

Dopo aver seguito le vicende del basket materano e la promozione in C unica della Virtus Matera dalla C Silver girone Puglia,  abbiamo guardato anche a ovest della regione, verso il capoluogo, dove l'Academy Potenza stava facendo anch'essa un campionato ai vertici in C Silver nel girone Campania, dove stava sempre nei primi posti lottando per la promozione arrivata nei playoff grazie al 3-0 nei confronti del Portici, dopo alcuni anni anche il basket potentino sta salendo la china che non può che giovare in una regione piccola la nostra, la Basilicata, una regione sempre legata a questo sport. In passato ricordiamo Matera in A2, Bernalda, Potenza e Melfi in B, in serie C abbiamo avuto Montescaglioso e Senise.

Di questa risalita del basket potentino ne abbiamo parlato con Donatello Viggiano, figlio di Dino, anch'egli DS, fra le sue squadre può annoverare anche l' Olimpia Matera, quindi il basket fra i due capoluoghi si è sempre incrociato.

Donatello, ricordiamolo, è anche giocatore di basket, quest'anno ha militato in Promozione lucana con Bernalda, oltre il ruolo di direttore sportivo, abbiamo posto a lui qualche domanda a conclusione del campionato, concluso nel migliore dei modi, uno dei fautori di questa promozione insieme a società, coach Bocchichio e ovviamente il team.

Donatello, partiamo da te, dopo tanti anni a Roma hai deciso di tornare a Potenza come mai, da cosa è dipesa questa scelta?

“Come facilmente immaginabile, la “colpa” è stata della pallacanestro. Il covid e la possibilità di lavorare in smart working mi avevano già riavvicinato a casa, la chiamata dell’Academy ha fatto il resto. Avevo cominciato con interesse e curiosità a seguire le vicende di questa nuova società e quando sono stato contattato, pur inaspettatamente, sembrava quasi non aspettassi altro”

Oltre a giocare a basket cosa ti ha portato a fare il Ds, hai seguito la strada di tuo padre, Dino, ha influito anche quello? 

Credo che il “come fare le cose” conti più della semplice mansione in un organigramma. Ho iniziato, quasi per caso, a lavorare a Roma come addetto stampa in un club da subito capace di centrare la promozione in A2 (lo allenava una vecchia conoscenza del basket materano quale Davide Bonora) e giocare una finale di Coppa Italia, poi un po’ l’interesse e l’aver sempre fatto parte di contesti societari, un po’ l’inevitabile necessità di dividere i compiti tra un numero limitato di risorse umane mi ha portato ad ampliare il raggio d’azione. Ricordo che a papà in estate chiedevo ogni giorno quale giocatore avesse firmato, adesso capisco quanto sia importante costruire prima un contesto organizzato e funzionale, nel quale ogni atleta possa rendere al meglio. Di certo anche distanza di anni gli vedo riconosciuta da parte degli addetti ai lavori una forte credibilità nei rapporti umani costruiti nel tempo ed è l’aspetto che più di tutti spero di riuscire a replicare e far mio almeno in parte. 

Ci spieghi come è nata la storia dell'Academy?

 L’Academy concilia la passione di alcuni personaggi storici del basket potentino, con l’entusiasmo e la voglia di impegnarsi per la città da parte di volti nuovi pieni di entusiasmo ed energia. Dall’inizio del progetto minibasket in una scuola alla promozione in C unica sono passati meno di tre anni, la storia è stata intensa e senza respiro, ma c’è da scommettere che non sia di certo finita qui. Anzi. 

A inizio stagione quale era il vostro obbiettivo, la promozione in C unica? 

Il nuovo format, con la sparizione della C Silver, non lasciava alternative intermedie tra la promozione in C e la discesa in D, ma a dispetto dei sette posti disponibili, abbiamo dato a noi stessi come unico obiettivo quello di centrare il primo posto, il solo che avrebbe dato la promozione diretta. Da inizio 2023 abbiamo vinto dieci partite consecutive dimostrando di essere in piena corsa per raggiungerlo, poi una serie di infortuni e altre vicissitudini ce l’hanno precluso, pur chiudendo terzi ad appena due punti dalla vetta: una posizione che ci ha comunque permesso di vincere 3-0 la serie con lo Sporting Portici e posticipare la festa solo di un paio di settimane. 

Sei soddisfatto di aver portato un po' di entusiasmo a Potenza dopo alcuni anni di stallo, e come stanno rispondendo i giovani e il pubblico potentino? 

Questa promozione ha generato una esposizione mediatica sorprendente e di certo superiore alle nostre aspettative, così come è stato bello, a partire soprattutto da Febbraio in poi, vedere il palazzetto riempirsi e respirare entusiasmo, a prescindere dalla categoria cui stessimo partecipando. Abbiamo ascoltato divertiti anche tanta gente sconosciuta ed al di fuori dei soliti appassionati commentare soddisfatta questo risultato, che rende merito soprattutto ai tanti sforzi economici e personali che la società ha compiuto in questi anni. Eravamo in debito con noi stessi dopo esserci fermati alla gara 3 di semifinale lo scorso anno, ma presto ci siamo accorti della possibilità di farlo anche per Potenza, una città da sempre molto legata alla pallacanestro. 

Ora C unica, qual è l'obbiettivo del club? Ci saranno conferme e innesti di giovani potentini e lucani? 

La società, nella sua giovane storia, ha giocato una finale ed una semifinale prima di centrare questa promozione, quindi nella sua indole ambiziosa vorrà continuare a recitare un ruolo da protagonista anche al livello superiore. L’introduzione della nuova B interregionale e le tante promozioni dall’ultima C Gold, unite alla riduzione ad un solo straniero non formato per squadra, cambieranno un po’ le carte in tavola, ma per quel che ci riguarda c’è di certo una base solida dalla quale ripartire. 6/11 del roster di quest’anno più l’intero staff tecnico sono potentini e la soddisfazione più grande è stata quella di aver visto recitare un ruolo da protagonisti ad alcuni di loro, che solo pochi anni fa, non di certo per loro demeriti quanto per l’assenza di squadre di categorie superiori, giocavano in Promozione. L’auspicio è che possano aumentare non solo di numero, ma anche qualità: per questo sarà importante porsi come sbocco naturale e credibile per i tanti ragazzi che bene stanno comportandosi nei campionati giovanili. 

In conclusione, cosa ne pensi del basket materano e la ripartenza dopo l'Olimpia? 

La Virtus ha avuto il merito di non precorrere i tempi, compiendo un passo alla volta e senza perdere la sua identità originaria. La scelta di accompagnare allo sport anche l’intrattenimento e lo spettacolo – qualcosa di decisamente innovativo e quasi avveniristico per questi livelli – intercettando una fetta di pubblico nuova, alla quale probabilmente non sarebbe interessato un campionato di Serie D fine a sé stesso, unita al solito nucleo di appassionati che aveva voglia di tornare a vedere il basket a Matera e smaltire l’amarezza per l’uscita di scena dell’Olimpia. Nello stesso anno ed a distanza di pochi mesi Virtus e Academy hanno conquistato la promozione nei rispettivi campionati, raccogliendo il testimone di storiche società del passato capaci di portare Matera e Potenza sulla mappa del basket nazionale. Adesso servirà consolidarsi, assumendo l’onere e l’onore di farsi capofila del definitivo rilancio del movimento cestistico dell’intera regione.

RINGRAZIAMO DONATELLO VIGGIANO PER LA DISPONIBILITA'


Emanuele Di Lecce


martedì 21 marzo 2023

Exclusive: parla coach Conterosito dopo la promozione della Virtus Matera in C unica

Visto la sosta dell'Ondatel Virtus Matera, per il turno di riposo, ne abbiamo approfittato per intervistare coach Antonio Conterosito, entusiasta (come tutti) dopo la promozione nella C unica che ci sarà nella riforma dei campionati, per i profani della pallacanestro diciamo che  la serie C non sarà più divisa in due fra Gold e Silver ma diventerà un unico girone, per fare un paragone come è stato il calcio in passato, con C1 e C2 e poi unificandosi.

La Virtus Matera conquista la seconda promozione in due anni dalla serie D alla C unica, alla guida troviamo una delle figure storica del club, uno dei fondatori, nonché allenatore  delle giovanili, è stato anche vice coach dell'Olimpia Matera in serie B, parliamo di Antonio Conterosito.

La promozione della squadra materana arriva con 4 giornate d'anticipo, una sola sconfitta per i biancoazzurri in tutto il campionato e imbattuta nel girone di ritorno. Domenica 26 testacoda al PalaSassi con il fanalino di coda Trani, ma domenica sarà festa per il basket materano come preannunciato dal presidente e main sponsor del sodalizio lucano Eustachio Papapietro.

Al coach abbiamo posto qualche domanda sul passato, sul presente e dando uno sguardo al futuro.



Coach, l'obbiettivo è stato raggiunto, vi aspettavate un campionato così?

Non ci aspettavamo di vincere con quattro giornate di anticipo perché altre sette squadre come noi avevano allestito un roster importante

Qual è stata la forza di questa squadra? 

La forza è stata creare un gruppo di giocatori forti con forti motivazioni (vincere) un gruppo in cuoi ognuno è riuscito a ritagliarsi il proprio ruolo

Togliendo i più esperti come hai visto il campionato dei più giovani?

I giovani hanno risposto presente ogni volta che sono stati chiamati in causa ed hanno dato un contributo chiave alzando notevolmente il livello degli allenamenti 

Il primo posto è stato raggiunto in anticipo, ci sono altri obbiettivi per questa stagione?

Gli obiettivi ora sono due, chiudere con più di cento punti di media partita e Staselis con 30 punti di media 

Di questo roster quanti ne confermeresti per la prossima stagione?

Saranno parecchi i giocatori che se vorranno potranno rimanere con noi, squadra che vince si cambia molto poco

Guardando avanti, ma non troppo, facendo delle ipotesi si prospetta una bella stagione, qual è il tuo pensiero? 

Anche per il prossimo anno  gli obiettivi, se sarà serie C unica, cercare di competere per i primi posti

La società ha parlato anche di una serie B interregionale, a parte il prestigio che campionato sarebbe meglio, o più facile da disputare?

Se dovessero assegnarci una Wild card risponderemo presenti, comunque allestiremo un roster capace di vincere in C e di fare una salvezza tranquilla in B.

Vi sentite di aver preso il timone del basket materano dopo l'Olimpia?

Riporteremo Matera dove merita, dico solo questo.

Per concludere, il pubblico materano già dalla scorsa stagione vi sta seguendo numeroso, cosa ti senti di dire al pubblico e alla città?

Grazie, ricambieremo sempre tutto l’affetto e l’attenzione che ci stanno riservando.

RINGRAZIAMO COACH ANTONIO CONTEROSITO PER LA DISPONIBILITA' 


Emanuele Di Lecce

lunedì 20 marzo 2023

La biografia dell'autore

Foto in un posto a caso
Mi presento, sono Emanuele Di Lecce, sono un blogger sportivo ma in particolar modo di basket,  il mio blog si chiama Passione Basket Italia

Prima di diventare un blogger sono stato da sempre un appassionato, dal semplice tifoso all'arbitro, una volta appeso il fischietto al chiodo per rimanere in questo mondo ho iniziato a scrivere quasi per gioco, ma da lì mi sono sempre di più legato a questo ambito collaborando per diversi siti ma ho poi preso la decisione di aprire qualcosa di mio, il mio blog.

Per me era strano scrivere perché a scuola non è stato mai il mio forte, forse anche perché non mi appassionavano gli argomenti. Invece collegando scrittura e basket si è accesa una scintilla e da quel momento il fuoco 🔥 non si è mai spento.

Il blog Passione Basket Italia nasce nel gennaio del 2020, prima del Covid, il mio obbiettivo era raccontare il basket della mia città, Matera, che ha una storia cestistica lunga oltre 60 anni, poi da lì ho iniziato a scrivere sui vari campionati che si disputavano, molti erano stati sospesi, compreso quello della mia città. Piano piano si è tornati a giocare e lo scrivere era aumentato, infatti alcuni amici mi sono venuti incontro nella scrittura parlando anche di serie A e NBA.

 Questo blog l'ho aperto con l'aiuto di alcuni amici, davanti un caffè, cercando di capire il più possibile, un mondo per me fino a quel momento sconosciuto, gli amici mi hanno aiutato nella grafica, creazione e tutto quello che c'è dietro.

Ora vi starete chiedendo perché vi sto scrivendo. La risposta è semplice sono in cerca di sponsor perché il mio obbiettivo e crescere sempre di più ma con le mie sole forze è difficile.

Finora il blog può vantare 50.000 visualizzazioni. Passione Basket Italia lo potete trovare anche su Facebook, Instagram, Telegram.

Se vi piace il basket, lo sport in generale e volete aiutare un ragazzo a crescere non avete altro da fare che contattarmi per un eventuale collaborazione.

venerdì 28 ottobre 2022

Exclusive, coach Francesco Ponticiello: "Ringrazio Ruvo e i suoi tifosi per l'affetto ricevuto; Matera, la Virtus porterà la città dove merita - di Emanuele Di Lecce

Per la categoria Exlusive abbiamo intervistato coach Francesco Ponticiello uno dei volti storici della pallacanestro italiana, un allenatore di esperienza, che ha calcato i parquet di tutta Italia con le sue squadre.

Francesco Ponticiello è un allenatore e un formatore CNA nazionale da parecchi anni.

Allena dal 1990, muove i suoi primi passi nella B2, per poi passare negli anni 2000 nella categoria della B1. Ha allenato  in varie società, ad esempio Matera e Reggio Calabria in A2, Napoli sempre in A2 e nelle ultime stagioni ha allenato a Palestrina e Ruvo di Puglia.

A lui abbiamo posto qualche domanda è gentilmente si è concesso.


Coach, come hai trovato l'esperienza a Ruvo?

Sono stato bene, supportato da risultati che a dicembre 2020, all’inizio del mio percorso ruvese, nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Arrivare quarti nella prima stagione, riuscire a migliorare il piazzamento in quella successiva, giungendo addirittura secondi lo scorso maggio, sono risultati che si commentano da soli. Un qualcosa che va valutato soprattutto considerando la forza tecnica ed i budget delle realtà che abbiamo preceduto in classifica. Più in generale sono contento di aver, anche in Puglia, dato continuità a ciò che di buono avevo fatto nelle ultime stagioni: l’approdo in A2 con Reggio Calabria e Napoli, la finale di playoff con Palestrina, più il primato solitario del 2020, purtroppo vanificato dalla chiusura anticipata per il Covid. Tornando a Ruvo, mi ha riempito di gioia ricevere, dai tifosi, tante manifestazioni di ringraziamento ed affetto alla conclusione del mio percorso da loro. Significa che abbiano pienamente compreso ed apprezzato il mio modo d’essere. Li ringrazio per tutto, di vero cuore.

In questo periodo che sei libero, non stai allenando, a cosa ti dedichi?

Innanzitutto aggiornamento tecnico e visione di partite, sia in forma diretta che attraverso video e clips. Sono momenti in cui l’aspetto principale è quello di guardare avanti e farsi trovare pronto per nuove scommesse professionali. Poi c’è ovviamente tutto ciò che prescinde dal lavoro. Ma sono uno che non trascura mai questi aspetti, neanche quando impegnato sul campo. Adattando al basket una famosa citazione di Josè Mourinho, sono uno che crede fermamente che “chi capisce solo di basket, non capisca nulla di basket”

Come vedi la serie B, nello specifico il girone D, e un un tuo punto di vista sulla B.

Quattro giornate sono un numero troppo esiguo di partite per ricavare conclusioni definitive: lo scorso anno, sempre alla quarta giornata, Agrigento e Ruvo, poi giunte rispettivamente prima e seconda, avevano un saldo di due vittorie e due sconfitte, viaggiando a centro classifica… Si intravedono però già delle tendenze, frutto soprattutto delle performance tecniche delle squadre. Il tutto lascia intravedere una stagione dura, equilibrata, complicata. In cui la terribile formula costringerà le compagini a confrontarsi con l’anomalia del fatto che il piazzamento dalla quinta piazza in giù costringa ad un paradossale playout. Sarà un percorso snervante, dagli esiti imprevedibili, anche più del recente passato.

Sei d'accordo con la riforma dei campionati, come per esempio unico girone in A2, e C unica non più Gold e Silver?

Credo che in pochissimi sentissero l’esigenza del ritorno ad una organizzazione dei campionati, simile a quella che si era visto fino al 2013. In particolare ad una scrematura dell’A2, una serie B1 ed un contenitore inedito, al momento semplicemente indicato come di natura “interregionale”. Il particolare momento economico e sociale rende dubbiosi sulla opportunità di una cosa del genere. Ma credo che gli allenatori abbiano il solo compito di allenare, ed allora sospendo ogni giudizio personale. Meglio mettersi in attesa e verificare nell’arco di qualche stagione gli effetti

Stai seguendo le vicende di Matera, tu che hai allenato e conosci bene la citta, la rinascita dalla Virtus Matera, qual è il tuo pensiero, come la vedi?

Certo, le immagini della scorsa primavera, il PalaSassi gremito, “è solo” per una partita di serie D, hanno potuto meravigliare coloro che non conoscono la passione per questo sport nella città dei Sassi. Invece chi, come il sottoscritto, si è immerso in passato in questo clima, ha trovato tutto naturale e prevedibile: impossibile placare la voglia di basket in città, bravissima la Virtus Matera nel cavalcarla. Sono sicuro che in un arco di tempo non ampissimo, Antonio Conterosito ed i suoi riporteranno Matera dove merita che sia: la C Silver è solo una tappa, non certo la meta.

Ringraziamo Francesco PONTICIELLO per la disponibilità


Emanuele Di Lecce

giovedì 13 ottobre 2022

Exclusive, parla Grappasonni: "La Virtus punta a vincere il campionato" - di Emanuele Di Lecce

E' il turno delle interviste, questa volta l'abbiamo fatta a Cristiano Grappasonni, team manager della Virtus Matera, squadra che disputerà la C Silver, campionato ai nastri di partenza domenica 16 ottobre, i materani erano già carichi per la partenza che ci doveva essere questa domenica contro Ostuni, ma in settimana è arrivata la notizia della rinuncia al campionato della "città Bianca" alla quale facciamo un in bocca al lupo per un pronto ritorno nel basket.

Dunque i virtussini partiranno con un un turno di riposo, questo permetterà loro di osservare le prossime avversarie come si comporteranno.

Dicevamo abbiamo intervistato Cristiano Grappasonni, per i pochi che non lo conoscessero è stato un giocatore professionista, da sempre nel basket, come giocatore fra serie  A, A2 e serie B.  Nella sua  lunga carriera di giocatore ricordiamo solo alcune tappe: Rieti, Trapani, Avellino, Reggio Calabria,  Messina, Ferrara, Orlandina, Scafati, Juvecaserta e Matera, e qui, nella città dei Sassi arriva nel 2009/2010, la stagione consecutiva vestirà anche i galloni da capitano prima di appendere le scarpette al chiodo nel 2013, per vestire successivamente i panni da dirigente nella stessa società in cui ha giocato. Nel 2013 diventa dirigente nella stessa Olimpia Matera.

Dallo scorso anno è alla Virtus Matera, dunque per lui oltre 10 anni nella città lucana, ormai sua città d'adozione.


A lui abbiamo posto qualche domanda e gentilmente si è concesso ringraziandolo per la disponibilità.

- Cristiano, la Virtus si ritrova a fare la C Silver, che squadra ha fatto, e se c'è chi è il punto forte?

- La Virtus punta a vincere il campionato per poter accedere alla C unica la prossima stagione.

I punti di forza sono il gruppo solido degli italiani più i due lituani di categoria superiore.

-  Il team ha una buona base di ragazzi materani, si potranno aggiungere altri?

- I ragazzi Materani sono l'ossatura della squadra sulla quale progettare il futuro.

- Come vedi il campionato e secondo te chi la favorita?

- Ci sono squadre di buon livello come Canosa, Brindisi e Molfetta. Sarà un campionato impegnativo.

- Hai messo la tua esperienza a disposizione della Virtus come stai trovando questo nuovo periodo della tua vita?

- Sono felice di poter dare il mio apporto e la mia esperienza ad una città che mi ha adottato.

- Ostuni si è ritirata a pochi giorni dal campionato, una rivale in meno?

- Sicuramente non é bello per tutto il sistema perdere una squadra a 5 giorni dall inizio del campionato.

Faremo un turno di riposo in più.

- Vuoi lanciare un appello ai tifosi materani?

L' appello è di continuare a seguire la squadra e tifare questa società che impegna energie ed ha progettualità importanti per il futuro.

-  Ultimo acquisto a sorpresa in rinforzo o parte qualcuno?

- No, è un rinforzo in più per la squadra che la società ha voluto mettere a disposizione del roster.

RINGRAZIAMO CRISTIANO GRAPPASONNI PER LA DISPONIBILITA'


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Emanuele Di Lecce


venerdì 8 aprile 2022

Exclusive, a tu per tu con Peppino Vignola, dirigente Pallacanestro Senise

Spazio interviste, questa volta è il turno di Peppino Vignola, addetto stampa del Senise, squadra lucana che milita mel campionato di promozone. Ricordiamo che Vignola ha un suo blog dedicata alla squadra, Pallacanestro Senise, abbiamo parlato con lui di questo campionato appena iniziato e con poche squadre al via.

Abbiamo posto qualche domanda a lui e gentilmente si è concesso

Riparte il campionato di promozione lucana, la prima giornata contro Potenza avete vinto, che partita è stata?

Una partita bella da vedere. L’inizio ha visto i ragazzi di Potenza troppo timorosi, normale quando giochi per la prima volta in campionato senior. Dopo il primo quarto c’è stata più partita. Coach Daraio ha fatto alternare molto i suoi ragazzi, diciamo così, ed anche i due under hanno fatto un ottimo minutaggio in campo.

Che vuol dire ripartire dopo due anni di stop?

Una strana sensazione, ricordo come se fosse ieri la partita del 29 febbraio 2020 a Matera, e uscendo dagli spogliatoi, noi che prendiamo appuntamento per l’allenamento con cena alla fine. Invece, prima la decisione della FIP lucana di sospendere il campionato, poi il governo Conte che decreta il lockdown. Poter nuovamente calcare i parquet, allenarsi con uno “scopo” che è la prossima partita, è una bella sensazione.

Come vedi questo campionato con sole tre squadre?

In due modi diametralmente opposti: deluso, perché non è possibile che la pallacanestro lucana possa nel suo campionato maggiore essere rappresentata da solo tre squadre, felice perché è il segno che si può rinascere. Il prossimo campionato se sarà più partecipato, sarà merito anche di queste tre squadre e dei loro dirigenti che non si sono arresi, Mario Totaro, Marcello Molfese e Luciano Cotrufo. Penso che non farlo poteva fare ancora più danni al movimento.

Ti sei chiesto il perché di questo mini campionato se così possiamo definirlo?

Le mie sono più sensazioni che dati di fatto. Forse si è sbagliato ad attendere troppo la partenza, proprio per fare in modo di far partecipare più squadre. Forse è stata dato “troppo spago” agli enti di promozione sportiva, che hanno “sopperito” alla mancanza di tornei ufficiali, con loro iniziative. E preciso che sono nel mio intimo dirigente nato e cresciuto, in un Ente di promozione sportiva.

Chi ha confermato Senise, oltre coach Daraio e chi i nuovi acquisti?

Se si confrontano i tabellini della citata ultima partita a Matera del 2020, e quella di domenica scorsa (3 aprile) la risposta è quasi tutti. Non c’è ma solo perché motivi lavorativi non glielo permettono, Antonio Appella, pivot di oltre due metri, senisese doc. Nuovi acquisti, a parte gli junior Cristiano, Lobianco e Palermo, che già facevano parte del gruppo ma non potevano essere iscritti a referto perché troppo piccoli, un ritorno anche se non ancora ufficiale, quello di Walter Zumpano che aveva fatto un campionato under 17 qui a Senise, ma il ritorno più “ritornoso” è quello di Gianmaria Lerose, che dopo l’università, la laurea, ed un periodo lavorativo al nord, è nuovamente a Senise e non poteva certo non giocare con questa squadra. Lui che con il Senise, come under, ha fatto diversi campionati di C2, anche quello della promozione in C nazionale.

Quali sono gli obbiettivi della società?

Dopo anni alla ricerca del risultato (dalla vittoria del campionato di serie D, sia pugliese che Campano, alla promozione in C nazionale, ma anche alla vittoria del campionato di promozione del 2017/8) ora l’unico motivo della partecipazione è il divertimento di stare insieme. Prendendo in giro due dei nostri atleti, il piacere della pizzetta ( Serazzi) a fine allenamento, o i dolcini quando c’è qualcosa da festeggiare ( Amatulli). E’ un gruppo di giocatori con storie importanti e serie importanti alle spalle, che continuano a giocare solo per divertimento.

Chi vedi favorito per la vittoria del campionato, anche se composto da poche squadre?

Siamo molto ambiziosi, e quindi puntiamo ad un piazzamento fra le prime tre. Scherzi a parte, siamo si un gruppo che vuole divertirsi, ma anche un gruppo competitivo, e con quel fuoco dentro che non ti fa mai arrendere. Quindi vorremmo diventare campioni regionali, il Covid un campionato quasi vinto se lo è preso. Non so che squadra ha allestito Cotrufo, anche perché Luciano è sempre stato competitivo. Fra qualche partita potrò essere più preciso.

Il presidente è sempre Totaro, mentre il tuo ruolo qual'è?

La pallacanestro a Senise ha un nome, Mario Totaro. Ha creato questa società, oramai da oltre 30 anni. Ha fatto deliziare il pubblico senisese ma anche dei paesi limitrofi, con giocatori di livello incredibile. Lo sai che il primo campionato senior Bruno Cerella lo ha disputato a Senise? E posso tranquillamente dire che, naturalmente complice l’età, non è stato il giocatore migliore avuto. Il miglior in assoluto è stato Edgardo “Pape” Sesma, ma tanti altri che non cito per brevità e per non fare torto a nessuno.

Il mio ruolo? Principalmente sono un addetto stampa, ma in una società di un paese piccolo, dove ci sono solo due dirigenti operativi (anche per il cattivo carattere di tutti e due), fai un po' di tutto. Ho iniziato come tifoso che ha creato un blog, quando questa parola era ancora sconosciuta (primo post del 2/1/2007), che aveva da subito un gran seguito, specialmente in Campania.

Da tifoso a dirigente, il passo è stato breve.

Ringraziamo Peppino Vignola per la disponibilità


Emanuele Di Lecce

giovedì 7 aprile 2022

Exclusive, a tu per tu con Francesco Losito, coach Pielle Matera

 


Per le interviste è il turno di Francesco Losito, allenatore Pielle Matera under 15 eccellenza e vice coach a Ruvo di Puglia in serie B.

Losito, classe "87, laurea Magistrale in Scienze dell'educazione motoria, è da sempre nello staff della Pielle prima come giocatore e oggi come allenatore, ma non ha appeso le scarpette al chiodo definitivamente, anzi, continua a giocare sia per divertimento e sia per tenersi in forma,  gioca nel campionato CSEN, nel girone appulo-lucano, che comprende squadre della provincia di Matera e della provincia di Taranto. 

Da quest'anno oltre ad allenare le giovanili è vice allenatore in serie B in Puglia nel girone D.

Abbiamo posto a lui e gentilmente si è concesso.

Hai iniziato la tua carriera come giocatore, ora fai l'allenatore, come mai questa scelta?  

Ho giocato fino in serie C, e ho deciso di iniziare a fare il corso per allenatore mentre giocavo perché avevo voglia di vedere la pallacanestro da un altro punto di vista e studiare il gioco.

Alleni le giovanili della Pielle, l'under 15 eccellenza, come sta andando il campionato?

Con la Pielle quest'anno abbiamo deciso di fare il campionato U15 eccellenza sempre con l'idea di far confrontare i ragazzi con un livello migliore e poterli far crescere. Il campionato sta andando secondo le aspettative iniziali, con i ragazzi che migliorano partita dopo partita, e ci siamo tolti anche delle soddisfazioni riuscendo a battere anche la capolista.

Sei il vice a Ruvo in serie B, come stai trovando questa esperienza?

In questa stagione faccio anche l'assistente in serie B a Ruvo Di Puglia, grazie a Coach Ponticiello che mi ha cercato in estate. Avevo voglia di ritornare a fare un'esperienza senior dopo qualche anno che allenavo solo le giovanili. L'esperienza è molto positiva per il momento, sto cercando di imparare il più possibile sia sotto l'aspetto tecnico/tattico che nella gestione del gruppo. Siamo dove volevamo essere ad inizio stagione, ora l'obiettivo è finire al meglio la Regular Season per poi giocarci tutto nei Playoff.

Quali sono i tuoi obbiettivi futuri sia per la Pielle sia per le serie superiori?

Il mio obbiettivo è cercare sempre di migliorare giorno per giorno con l'idea di non smettere mai di studiare e di aggiornarmi; sempre con l'idea di divertirmi in mezzo al campo.

Vedremo a fine stagione se arriva qualche proposta interessante.

Ringraziamo Francesco Losito per la disponibilità


Emanuele Di Lecce

domenica 27 marzo 2022

Virtus Matera, in esclusiva parla il capitano Michele Castoro, il giocatore simbolo della rinascita della pallacanestro materana


Per lo spazio interviste ospitiamo in esclusiva il capitano della Virtus Matera, Michele Castoro, materano, guardia/play classe "89.

Michele con la Virtus oltre che a lavorare come giocatore, lavora anche come istruttore Minibasket, e per questo, ci tiene a ringraziare le figure storiche del club lucano, Antonio Conterosito e Raffaele Rubino per la fiducia posta in lui anche in questo altro ambito, quindi in lui fiducia piena da parte della società, che, in questo periodo non è così scontato come può sembrare.
Inoltre, oltre le colonne virtusine, ci tiene a ringraziare anche il presidente del sodalizio biancoazzurro, Eustachio Papapietro, per aver preso in mano la squadra e per aver creduto in questo progetto per cercare di portare Matera dove merita. 

Ma entriamo più nel merito conoscendolo meglio. 

Parla il giocatore simbolo della rinascita della pallacanestro materana dopo la vicenda Olimpia, Castoro sceso di categoria pur di aiutare la squadra della sua citta, i suoi colori, la sua gente, non a caso ne è il capitano di questo nuovo team composto da molti under 19 del vivaio Virtus, e dove lui fa da faro, da trascinatore, insegnare cosa vuol dire lottare per questa maglia, non solo dal punto di visto cestistico, ma soprattutto dal lato del cuore, essendo materano doc, e ora in questo periodo serve più di prima, per riportare Matera nelle serie più consona al suo blasone. 

Dicevamo, Castoro, giocatore di spessore, tanta esperienza nelle serie superiori anche con la maglia biancoazzurra.

Fra le sue esperienze ricordiamo: 

Dal 2005 al 2007 Olimpia Matera serie B eccellenza
Dal 2007 al 2008 Pol. Battipagliese serie C
Dal 2008 al 2009 Lucera serie C
Dal 2009 al 2010 Libertas Foggia serie B
Dal 2010 al 2011 Melfi in serie B
Dal 2011 al 2012 Olimpia Matera serie B eccellenza
Dal 2012 al 2013 Pielle Matera serie C
Dal 2013 al 2014 Libertas Bernalda serie B
Dal 2014 al 2015 Cerignola serie C2 con promozione in C nazionale
Dal 2015 al 2016 Corato serie D
Dal 2016 al 2017 Corato serie D con promozione in C
Dal 2017 al 2018 Corato serie C con promozione in B
Dal 2018 al 2020 Altamura serie C

 
Abbiamo posto delle domande a lui e gentilmente si è concesso


Michele, partiamo dal personale, come è stato per te tornare a giocare dopo due anni di fermo?
Non è stato affatto semplice dopo due anni fermo, perché ho dovuto, con tanti sforzi, ritrovare la condizione fisica giusta per affrontare l'inizio di un nuovo campionato.

Come mai un giocatore come te con esperienza in serie superiori ha deciso di ripartire dalla serie D, con altre offerte che ti saranno arrivate?
Ammetto che le offerte non sono mancate, ma quando ti si presenta l'occasione di giocare con la squadra della tua città da protagonista con un bel progetto, con la voglia di vincere e con un ambiente sano, la categoria non conta.

Come valuti il tuo campionato finora e quello della squadra?
L'inizio è stato altalenante, mi sono dovuto adattare in ruoli in cui dove facevo fatica a esprimere il mio valore, ma questo serviva al bene della squadra, siamo inciampati in qualche sconfitta, chiudendo la regular season in terza posizione, ma ora ci sono i playoff e vedrete una Virtus più determinata e compatta per centrare l'obbiettivo prefissato.

Che significa per te essere capitano nella squadra della tua città e essere il faro per i ragazzi più giovani?
Essere capitano di una squadra significa avere una grossa responsabilità che cela uno straordinario gesto di fiducia da parte di tutti, essere esempio soprattutto per i giocatori più giovani e inesperti per me significa molto. 
Sono grato e fiero di farlo per questa maglia, per la squadra della mia città e per questi meravigliosi compagni, per la società che sta svolgendo un lavoro incredibile e per tutto l'ambiente che ci circonda e ci segue appassionatamente. 

La squadra nel corso dell'anno è cambiata, cosa ha perso e cosa e ha guadagnato secondo te?
Sono arrivati dei nuovi ragazzi a metà anno, professionisti, con dedizione al lavoro che hanno portato tanta qualità e valore tecnico, la squadra è diventata più competitiva con questi innesti, pronta per raggiungere l'obbiettivo finale.

Ora arrivano i playoff quali sono gli obbiettivi della Virtus?
Sicuramente di fare bene, puntando a vincere tutte le partite che disputeremo sapendo che non sarà affatto semplice; venderemo cara la pelle in ogni singola partita che affronteremo. 

Per concludere, vuoi lanciare un messaggio ai tifosi materani per questo runch finale?
Ringrazio tutti i tifosi perché fino a ora sono stati impeccabili, ma adesso ancor di più avremo bisogno di tutto il loro sostegno e calore per continuare a sognare e sono certo che saranno il nostro sesto uomo.
E conclude dicendo FORZA VIRTUS MATERA!

Ricordiamo che Castoro questa sfida l’ha già fatta col Corato e l’ha vinta scendendo di categoria e dalla D in tre anni sono andati in B, e lasciando bei ricordi e dove tutti ancora oggi quando torna in terra coratina si ricordano di quegli anni.

RINGRAZIAMO MICHELE CASTORO PER LA DISPONIBILITA' 

Emanuele Di Lecce

sabato 19 marzo 2022

Materani fuori sede: Alberto Montemurro

Per la rubrica materani fuori sede abbiamo intervistato Alberto Montemurro, classe 2001 ex Pielle e Olimpia Matera. Ora a Siena per motivi di studio senza lasciare la sua passione, la pallacanestro.

Dicevamo dopo aver fatto le giovanili nella Pielle e aver fatto esperienza in serie B con l'Olimpia è andato a giocare in C Gold ad Altamura prima di partire per la Toscana.

Abbiamo posto qualche domanda e lui gentilmente si è concesso.

Alberto, da quanto tempo vivi a Siena?
Non da molto, sono scarsi due anni, da quando ho iniziato l'università.

Cosa stai studiando?
Sto studiando lingue presso l’università per stranieri di Siena, sono al secondo anno della triennale e poi vediamo come proseguire. Mi piacerebbe fare l'Erasmus e qualche esperienza in un altro Paese, vedremo in futuro.

Oltre lo studio stai continuando con il basket?
Sempre! Sto facendo il campionato di promozione con la squadra universitaria (Cus Siena).

Come sta andando il campionato?
Bene, siamo quinti in classifica a poche giornate dal termine del campionato, lotteremo fino all’ultima giornata per riuscire a conquistare la quarta posizione e quindi i playoff. Le squadre in questo campionato si conoscono da tempo e sono molto preparate, noi abbiamo costruito una squadra nuova. Vediamo cosa succederà.

Quali sono i tuoi obbiettivi futuri?
Per ora di laurearmi, sono qui per questo, per quanto riguarda il basket per ora di continuare così. Riesco ad organizzarmi bene con lo studio e il coach mi dà sempre molta fiducia, è un ambiente che mi piace molto.

Stai seguendo il basket materano?
Certo, dispiace per la vicenda Olimpia, avendoci giocato ed essendo stata la prima squadra della città, ma guardiamo avanti. Sto seguendo da vicino i miei amici della Virtus che stanno facendo un’ottimo campionato.

Cosa gli auguri agli amici/avversari (sulla carta)?
Stanno facendo un grandissimo lavoro per quanto mi riguarda, e stanno tenendo alto l’orgoglio cestistico che non si è dimenticato con la vicenda dell’Olimpia. Ovviamente posso solo augurare il meglio a tutti coloro che lavorano per il team e soprattutto alla maggior parte di loro che sono stati miei compagni di squadra e a cui voglio molto bene. Credo che possano togliersi tante soddisfazioni sia come singoli che come squadra e credo che abbiano tutte le carte in regola per finire il campionato nel miglior modo possibile.

RINGRAZIAMO ALBERTO MONTEMURRO PER LA DISPONIBILITA'

Emanuele Di Lecce 

mercoledì 23 febbraio 2022

Materani fuori sede: Andrea Auletta

Andrea Auletta
Per la rubrica materani fuori sede queste volta è il turno di Andrea Auletta classe "95, ex Virtus Matera andato via dalla città dei Sassi per continuare la sua carriera ad Anagni come giocatore e Rieti poi, dove però ha appeso le scarpette al chiodo per dedicarsi alla lavagnetta di coach, dove questo ruolo lo aggrada di più.

Oggi è assistant coach alla Ncp Rieti in serie B. 

A lui abbiamo posto qualche domanda e gentilmente si è concesso

Andrea, da quanti anni sei un fuori sede? 

SONO PRATICAMENTE 11 ANNI; DAL 2011 QUANDO ANDAI A GIOCARE AD ANAGNI

Dove stai e cosa stai facendo oltre il basket? 

DA 9 STAGIONI MI TROVO A RIETI, OLTRE AL MIO LAVORO DI ALLENATORE STO TERMINANDO GLI STUDI, QUEST’ANNO PRENDERÒ LA LAUREA IN MASSOFISOTERAPIA

Come mai hai tolto i vestiti di giocatore per indossare quello di allenatore?

HO INIZIATO PARALLELAMENTE QUESTO PERCORSO 5 ANNI FA; LE SENSAZIONI POSITIVE CHE AVEVO MENTRE ALLENAVO I RAGAZZI E POI I SENIOR DA ASSISTENTE MI HANNO PORTATO AD UNA DECISIONE, ANCHE PER UNA QUESTIONE FUTURISTICA PIÙ ROSEA RISPETTO A QUELLA DEL GIOCATORE.

Come ti stai trovando in questo ruolo? 

*MI MANCANO DUE STEP PER DIVENTARE ALLENATORE NAZIONALE, I CORSI CAUSA COVID SONO STATI INTERROTTI PER DUE ANNI, MA QUEST’ESTATE RIPARTONO.

HO VOGLIA DI IMPARARE SIA TECNICAMENTE CHE UMANAMENTE PER ESSERE QUANTO PIÙ COMPLETO POSSIBILI. 

STO AVENDO SENZA DUBBIO ALLENATORI ESPERTI DA CUI IMPARARE.

Quali sono i tuoi obbiettivi cestistici e non?

VORREI TANTO CONTRIBUIRE A RIPORTARE RIETI IN SERIE A2 E PROVARE ANNO DOPO ANNO A CRESCERE PER REALIZZARE ALCUNI SOGNI

Vorresti tornare nella tua città Natale?

SAREBBE UNA COSA BELLISSIMA, TORNO A MATERA SEMPRE CON TANTA FELICITÀ E GIOIA QUINDI FARLO PER IL BASKET SAREBBE FANTASTICO.

Cosa auguri a Matera?

IN QUESTO MOMENTO LA SOCIETÀ NELLA QUALE SONO CRESCIUTO (Virtus) STA FACENDO COSE STRAORDINARIE PROVANDO A RIPORTARE ENTUSIASMO ALLA CITTÀ E GLI APPASSIONATI DEL BASKET MATERANO LO MERITANO, FACCIO IL TIFO PER LORO.


RINGRAZIAMO ANDREA AULETTA PER LA DISPONIBILITA' 


Emanuele Di Lecce

venerdì 11 febbraio 2022

Materani fuori sede: Claudio Latorre

 

Claudio Latorre
Apriamo una nuova rubrica dedicata ai materani fuori sede per studio o per lavoro, che continuano a giocare a basket anche in campionati minori in attesa di una chiamata in qualche serie superiore. Quindi nelle loro città in cui ora vivono danno il loro apporto a questo splendido sport


Iniziamo la rubrica con Caudio Latorre a cui abbiamo posto qualche domanda e gentilmente si concesso. 
Latorre classe "95 a Chieti per studio dove si è laureato in Scienze Motorie. 

Nella città dei Sassi ha iniziato con la Virtus Matera disputando i campionati giovanili per poi approdare nell'Olimpia Matera in serie B, nella quale è stato poco, perché come già detto, ha iniziato la sua carriera universitaria.

Claudio, raccontaci la tua carriera cestistica finora?

Ho giocato 2 anni la promozione con essauria Pescara basket , poi ho fatto un paio il campionato endas con il Dolphins Pescara (causa studio/lavoro ) .

Poi lo scorso anno so stato fermo per il covid come tutti.

Mentre quest’anno ho fatto metà anno con Ortona in serie D , poi causa lavoro e distanza ho dovuto lasciare , e sto finendo l’anno di nuovo nel campionato endas Abruzzo , con una squadra che si chiama amici del basket !

Quali sono i tuoi programmi per la prossima stagione, lavorativa e cestistica o che siano la stessa cosa possibilmente?

 Fra i miei programmi di sicuro c'è quella di tornare nella mia città, e verrò lì per voler fare entrambe le cose nel miglior modo possibile coniugando basket e lavoro.

RINGRAZIAMO CLAUDIO LATORRE PER LA DISPONIBILITÀ' 

Latorre in azione


Emanuele Di Lecce