Jordan, oggi proprietario degli Charlotte Hornets, ha spiegato di essere “in perfetta sintonia” con la NBA: “Se sono preoccupato dai protocolli adottati? Per nulla, sono in perfetto accordo con la NBA. Si è parlato tantissimo di vaccini, io credo fermamente nella scienza e non cambierò idea, e mi auguro che tutti possano adeguarsi alle decisioni che la Lega prenderà. Se tutti noi ci adatteremo, le cose andranno bene“.
La domanda era arrivata a seguito di una riflessione di Michael Jordan, sull’importanza per le squadre in lotta per il titolo “di restare in salute“, discorso che aveva compreso anche il Covid e le sue problematiche. “Chi vincerà il titolo? Credo molto in Milwaukee, poi ci sono Brooklyn e Miami. I miei Bulls hanno cambiato molto e potrebbero tornare a dire la loro a Est, chissà. Penso che chiunque riesca a gestire bene la questione Covid, avrà le sue chance“.
La NBA, in accordo con il sindacato NBPA dei giocatori, non ha imposto alcun obbligo vaccinale per i suoi atleti. Oggi, secondo la NBPA, il 95% dei giocatori NBA è vaccinato contro il Covid, con alcune eccezioni note come quelle di Bradley Beal (Wizards), Jonathan Isaac (Magic) e Trey Burke (Mavs), che hanno spiegato le loro ragioni. Il caso più eclatante resta quello di Kyrie Irving dei Brooklyn Nets.
Andrea Gurrado
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