Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare uno dei migliori dirigenti italiani, originario di Pesaro ma con esperienze in diverse località dello stivale italico.
Dal 2010 al 2013 riveste la carica di Presidente della Victoria Libertas Pesaro in Serie A, triennio in cui a vestire la divisa biancorossa vi erano giocatori del calibro di Daniel Hackett, Ricky Hicmann (entrambi divenuti poi Campioni d'Europa) Jumaine Jones, James White e tanti altri italiani di valore.
Con quella squadra, la Scavolini Siviglia raggiunse nel 2012, dopo una epica serie contro Cantù, la semifinale scudetto (persa contro l’Olimpia Milano di Armani).
Successivamente diviene Direttore Generale dell’Associazione Italiana Arbitri di Pallacanestro (AIAP) per 2 anni per poi, nella seconda metà della stagione sportiva 2015-2016, assumere il ruolo di Direttore Generale dell’Olimpia Matera in Serie A2.
Dalla stagione sportiva 2017-2018 ricopre il ruolo di Responsabile dell’Area Sviluppo della neo-promossa Poderosa Basket Montegranaro in Serie A2 e lì rimane per 2 stagioni ricche di grandi risultati.
Da questa stagione è il Direttore Generale del kleb Basket Ferrara.
Gli abbiamo posto qualche domanda e lui gentilmente si concesso, rispondendo con grande disponibilità.
Partiamo dall'attualità cosa pensi di questo Coronavirus, e se vuoi dare qualche consiglio?
Come tutti, sono stato preso alla sprovvista da questa emergenza sanitaria che immancabilmente ci ha preoccupati e continua a preoccuparci, lasciando purtroppo dietro un numero impressionante di morti, i quali non hanno avuto il conforto dei loro cari, nei loro ultimi giorni di vita e neppure la possibilità di avere un funerale degno, come ogni persona meriterebbe.
Ennesima atrocità di questo drammatico momento storico.
Questo periodo non lo dimenticheremo mai e in più lascerà dietro una crisi economica pesante, ma tutti abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche, per riprendere il cammino e guardare al futuro a testa alta e con fiducia, ma anche con la consapevolezza di essere sempre rispettosi delle regole.
Passiamo al basket e iniziamo da quest'anno.
Come ti è sembrato il campionato della tua squadra e in generale del tuo girone?
Innanzitutto lavorare per un Patron come Francesco D'Auria è un grande privilegio.
Lui mi ha voluto fortemente nella sua Società ed ho sentito da subito tutta la sua fiducia, insieme all'apprezzamento della gente di Ferrara.
Il Presidente mi ha dato libertà di movimento e lasciando spazio alle mie idee, questo naturalmente mi ha fatto lavorare con grande tranquillità.
Ovviamente oltre allo scopo di raggiungere il miglior risultato sportivo possibile, con Francesco ci eravamo posti anche l'obiettivo e l'impegno di riavvicinare il pubblico, di riaccendere l'entusiasmo della piazza e abbiamo iniziato riqualificando il palazzetto, dandogli ora una forte identità biancoazzurra e trasformandolo in un'arena oggi molto apprezzata in serie A per la sua atmosfera, continuando poi il processo di crescita, riorganizzando l'assetto societario.
Non posso che essere soddisfatto dei risultati conseguiti sul campo e del gioco espresso, fra l'altro la sospensione del campionato è arrivata in un momento di buona forma per noi ed è un peccato non essere riusciti a finire il campionato, perché sono certo che i ragazzi avrebbero regalato alla Città e ai suoi tifosi, altre emozioni e soddisfazioni.
Mentre guardando la serie A2, dell'altro girone che squadra ti piace di più e chi poteva essere la favorita?
Torino era sicuramente la favorita, ma anche Casale mi piaceva molto.
Ci sono altre buone Società, ma ritenevo queste due le reali favorite nel girone Ovest.
Nella tua carriera qual è la città che ti è rimasta nel cuore?
Sarei falso se non dicessi che Pesaro è quella che ho più dentro di me e per la quale ho avuto anche l'onore di essere Presidente.
Ma il cuore l'ho lasciato in tutte le Città dove ho lavorato, anche per il rapporto creato con le persone che ho conosciuto.
Matera che non conoscevo se non per le belle cose che sentivo dire, una volta arrivato (anche se a metà stagione inoltrata), mi ha subito colpito.
La magia della sua atmosfera ha fatto breccia nel mio cuore e lì verrà conservata gelosamente, insieme alla sua gente.
Ho ancora tanti amici a Matera, con alcuni mi sento di tanto in tanto (Cristiano Grappasonni e Vito Montemurro ndr) e ogni volta è un grande piacere.
Sono stato bene anche a Montegranaro, società che per la prima volta si affacciava in A2.
Per la piccola cittadina marchigiana e per me, sono stati due anni gratificanti e sono stato contento di essere stato partecipe di quel progetto.
Hai seguito la serie B, qualche squadra in particolare?
Si, seguo sempre Matera, guardo sempre il risultato e sono molto contento dei bei risultati delle ultime due stagioni.
Ma della Serie B oltre Matera, seguo pure tutte le squadre marchigiane, dove ho tanti amici, ma onestamente mi piace seguire la serie B perché è una interessante fucina di prospetti.
Come vedi il tuo futuro dalla prossima stagione?
Rimarrò a Ferrara, dove con il Presidente abbiamo un progetto ambizioso e a lungo termine.
Ferrara ha un potenziale che forse neanche sa di avere.
Aspettiamo solo di avere qualche dato e certezza in più, perché senza quelli è davvero un problema programmare e definire le prospettive, ma siamo comunque concentrati e vogliamo continuare sulla strada che abbiamo iniziato l'estate scorsa, cercando di consolidare e se possibile anche di migliorare il nostro progetto.
Tornando all'attualità secondo te è stato giusto interrompere i campionati?
Ovviamente si, anche se dispiace come a tutti, ma non si poteva fare altrimenti, la salute prima di tutto.
Questo influenzerà anche la prossima stagione e come?
Sicuramente sarà una stagione complicata, ma stiamo studiando le diverse situazioni, preparando un piano A e un piano B aspettando quello che succederà e soprattutto in base a quello che saranno le direttive governative, della Fip e della LNP cercando di farci trovare pronti, per ripartire con energia e rinnovato entusiasmo.
Tra i pochi top "puliti" in questo difficile mondo, oggi piu che mai!!! Una fortuna averlo come "amico"... Grande Fra!!!
RispondiElimina...gran bel complimento, grazie "amico sconosciuto" ...spero solo di essere degno di queste parole
Elimina...e grazie Emanuele per l'intervista, che oltre a farmi piacere, mi ha permesso di nuovo un piacevole e gradito contatto con la cara e indimenticabile Matera, per la quale provo l'unico rammarico, che è stato quello di non aver poi avuto la possibilità di lasciare la mia impronta professionale nella magica Città dei Sassi.
Grazie a Franco Del Moro per la sua disponibilità e amicizia.
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