Francesco Damiani, 51enne barese, è stato riconfermato alla presidenza di Fip Puglia per il quadriennio 2025-2028
BREVE BIOGRAFIA
Francesco Damiani, 51 anni, barese, avvocato e giornalista pubblicista, è presidente Fip Puglia dal 2020. In precedenza, ha ricoperto per Fip Puglia la qualifica di responsabile delle selezioni regionali giovanili dal 2011 al 2020, partecipando a nove edizioni del Trofeo delle Regioni. Nel 2024 ha ricoperto l’incarico di capo delegazione della nazionale under 16 maschile agli Europei di categoria in Grecia.
Ha iniziato la carriera da dirigente sportivo nel 2000 nella Polisportiva Futura di Bari. Nel 2004 il passaggio al Cus Bari dove ha ricoperto vari ruoli sia nel settore giovanile che in prima squadra fino a diventare team manager nel campionato di Dna e Serie A2 Silver. Nel 2007/2008 è stato vice responsabile del settore giovanile dell’Olimpia Milano, mentre dal 2009 al 2011 ha ricoperto l’incarico di responsabile organizzativo del settore giovanile dell’A.S. Basket Corato.
Ha conseguito un master in “Organizzazione e gestione delle società e degli enti sportivi” presso l’Università di Bari e ne sta conseguendo un altro in “Marketing e sport management” presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Per Passione Basket Italia, Basilicata e Puglia abbiamo avuto il piacere di intervistare il presidente della Fip Puglia Francesco Damiani. Ringraziamo il presidente per la disponibilità.
- Presidente, secondo mandato consecutivo per lei, ha ottenuto la fiducia della maggioranza delle società, cosa si sente di dire?
E' un piacere, ma allo stesso tempo una grossa responsabilità, ma vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro, non solo io, ma tutto il direttivo che ha collaborato con me, questa fiducia vuol dire continuità con i quattro anni di lavoro svolto precedentemente.
E' un impegno di tempo ma che faccio con piacere, sempre con l'obbiettivo di fare crescere il movimento cestistico pugliese ovviamente con le società. Abbiamo avuto società in Lega come Nardò e San Severo, ora abbiamo Brindisi e Ruvo in A2, senza dimenticare tutte le altre che fanno campionati nazionale e regionali.
- Guardando la situazione attuale, in Puglia, c'è qualche provincia messa meglio, e se c'è qualcuna che può crescere, ma che al momento è indietro?
Per questioni numeriche direi la provincia di Bari a portare più iscritti, senza dimenticare Brindisi, provincia in fermento, dalla prima squadra in A2, a scendere la Dinamo in B e in C l'Assi e tutte le altre, poi la sua provincia con Mesagne per esempio. una provincia sempre attiva su questo lato. Purtroppo quella meno attiva e la provincia di Foggia, anche per le difficolta geografiche di alcune città legate al territorio, difficili da raggiungere, ma tant'è questa e la realtà di fatti e bisogna guardala in faccia.
- Cosa può fare la federazione per incentivare le società a investire?
Innanzitutto manca il coraggio di investire degli imprenditori, potrei prendere come esempio Bari, con il suo tessuto, che potrebbe puntare in alto, ma che non riesce ad avere una squadra in serie A, senza nulla togliere alle altre, anzi ringraziandole per il loro sforzo, ma una città come il capoluogo meriterebbe palcoscenici più grandi. A Bari anni addietro abbiamo avuto squadre sia maschili e femminili nella massima serie, quello è il nostro auspicio.
Se entriamo nello specifico si può incentivare le società a investire sulle giovanili e accompagnarle step by step, nel loro percorso a crescere insieme con le giovanili. Aggiungo si potrebbe coinvolgere la politica che potrebbe far crescere il numero gli impianti sportivi che ad oggi non sono sufficienti a soddisfare tutti per il numero delle richieste che arrivano poi ovviamente migliorare quelli esistenti.
- Una nuova stagione è partita da poco, qual è la situazione della pallacanestro italiana?
Al basket nazionale manca un grande trascinatore, un personaggio che sia in grado di trascinare tutto il movimento. Per fare degli esempi di altri sport possiamo vedere Sinner nel tennis, o anche la pallavolo che sta ottenendo ottimi risultati, sia la femminile e poi si è aggiunta quella maschile che ci "toglie" anche i ragazzi alti, ma dobbiamo essere bravi noi a coinvolgere i giovani.
Se guardo i tesserati posso dire che il nostro movimento non è in crisi come si può pensare, avremo perso qualche numero ma con i giusti input possiamo riprenderli. Permettetemi un pensiero di quello che è successo a Rieti, innanzitutto siamo vicini alla famiglia dell'autista deceduto mentre stava svolgendo il suo lavoro, ma non roviniamo questo sport con singoli episodi che sono sicuramente da condannare e non devono accadere, non devono sfogare la loro rabbia sulla pallacanestro.
Per quanto riguarda il resto, c'è sempre un bel fermento che può sbocciare in qualcosa di positivo.
- Infine, cosa augura alle pugliesi, ai pugliesi e al movimento tutto?
Auguro a tutte, a tutti, atlete/i dirigenti e chiunque milita in questo sporti un anno ricco di soddisfazioni e che riescano a centrare i oro obbiettivi che si sono posti e anche qualcosa in più.
In bocca al lupo a tutti!

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