lunedì 1 novembre 2021

1^ NOVEMBRE 1946, LA PRIMA PARTITA DELLA STORIA DELLA NBA 75 ANNI FA


1 novembre 1946. In un mondo che si stava rialzando dopo la Seconda Guerra Mondiale, a Toronto si giocava una partita che era già storia. Al Maple Leafs Garden di Toronto, in un’arena lontana anni luce dalla ScotiaBank Arena che conosciamo, andava in scena la prima vera partita della storia della NBA, che all’epoca si chiamava ancora BAA, Basketball Association of America, e che avrebbe cambiato nome tre anni più tardi, per non cambiarlo più. Sul parquet del Garden si affrontavano infatti i New York Knicks contro i canadesi dei Toronto Huskies, “antenati” degli odierni Raptors.

La cornice della partita, finita con il risultato di 68-66 per i Knicks, era il Maple Leaf Gardens, casa degli Huskies nella loro unica stagione di sempre, conclusasi con un record di 22-38 e un modesto sesto posto nella Eastern Division, antenata della Eastern Conference, fuori dai playoffs poi vinti dai Philadelphia Warriors, precursori dei Golden State Warriors, che vinsero le prime NBA Finals della storia battendo 4-1 i Chicago Stags. 

Le aspettative per un grande incontro c’erano tutte, e sulle gradinate del Garden si contavano addirittura 7.090 spettatori, un’ottima cornice di pubblico, se si considera che in Canada l’hockey era lo sport di punta e il basket, come detto, si giocava più a livello collegiale, senza avere un’idea precisa di professionismo. Le aspettative non vennero tradite grazie a un match giocato ad altissimi ritmi e con le squadre guidate dai loro migliori marcatori: Ossie Schectman, autore di 11 punti per i Knicks e la coppia George Nostrand-Ed Sadowski (che di quella squadra fu anche allenatore), autori rispettivamente di 16 e 18 punti.

Un altro aspetto molto curioso furono i prezzi dei biglietti, molto popolari: si potevanoacquistare per un prezzo che viaggiava tra i 75 centesimi e i 2 dollari e 50. E per i mezzi dell’epoca, la partita venne pubblicizzata anche in maniera massiccia ma anche con un pizzico di originalità: chi era più alto di George Nostrand, giocatore di 203 centimetri della squadra di casa, aveva la possibilità di entrare gratuitamente.


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Andrea GURRADO

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