Abbiamo posto qualche domanda a Daniele Serrelli, assistant
coach dell'Olimpia Matera nella stagione conclusasi anticipatamente per i motivi che sappiamo.
Classe 1982, ex giocatore campano, con un passato ad Agro Vesuviano e Battipaglia, è un grande studioso e appassionato di pallacanestro e vanta e diverse esperienze da assistente allenatore, tra le quali quella a Battipaglia, dove è stato nello staff tecnico della squadra di serie A femminile.
Sempre a Battipaglia, Serrelli l’anno scorso ha ricoperto nella seconda parte di stagione il ruolo di capo allenatore nel campionato di serie B maschile, dove ha messo in mostra la sua preparazione e la sua professionalità.
Abbiamo posto qualche domanda e lui gentilmente si è concesso
Coach, come hai vissuto la quarantena per il Covid-19?
La quarantena è un periodo che ho vissuto con grande rispetto delle regole e senso civico nella speranza che tutto questo potesse finire quanto prima.
Come hai visto il campionato dell'Olimpia?
Il nostro penso che sia stato un campionato di alto livello sin dall'inizio, c’è voluta qualche settimana per far si che la squadra si compattasse e da quel momento tutti sappiamo cosa è successo, con il record di vittorie consecutive e con la qualificazione alle final eight di coppa Italia.
Guardando il girone D, qual è la tua opinione?
Il girone in generale credo fosse di ottimo livello, basta pensare al percorso di Palestrina e Salerno e ai rispettivi roster, questo fa sì che fossero sicuramente le squadre da temere di più...ma quello che più mi ha colpito è la qualità che c’era almeno nelle prime 8....Sant'Antimo, Bisceglie, Nardò, squadre ben allenate che esprimevano una buona pallacanestro.
Allargando l'orizzonte, sulla serie B, cosa pensi degli altri gironi?
Guardando gli altri gironi rischierò di essere banale, ma sicuramente a mio avviso Fabriano, Cento e Omegna avevano tutte le carte in regola per il salto di categoria.
Nella tua carriera da giocatore prima e allenatore poi, sei rimasto legato a una città in particolare?
Non credo ci sia una città in particolare che ti possa dire....ogni esperienza con i suoi lati positivi e negativi ti lascia qualcosa dentro.
Giocatori con cui sei più in contatto, che si è creata un amicizia?
Si sono tanti i giocatori con cui ho buoni rapporti e che sento costantemente, mi piace creare rapporti umani che possano restare nel tempo.
Se c'è, quale coach hai più legato?
Sicuramente Agostino (Origlio) e Nino Sanfilippo sono i coach con cui ho un rapporto più stretto di altri.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Nel mio futuro spero possano esserci tante altre stagioni come quella appena passata, ovvero ricca di successi e di crescita umana e professionale.
Secondo te è stato giusto interrompere i campionati?
Secondo me si, ci siamo trovati a fronteggiare una pandemia senza precedenti e quindi per l’incolumità di tutti penso sia stato giusto così.
Questo influirà sulla prossima stagione?
Credo questo non influenzi la prossima stagione, anzi spero che questa pausa forzata abbia ridato entusiasmo a tutti per lasciarci alle spalle quello che è successo e pensare solo a quello che amiamo di più....il basket giocato.
Cosa ti è rimasta di questa esperienza?
Di questa esperienza quello che mi è rimasto soprattutto sono la professionalità e la competenza delle persone conosciute insieme al grande entusiasmo della gente.
Ringrazio Daniele Serrelli per la disponibilità
Emanuele Di Lecce
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