Riportiamo di seguito le dichiarazioni del presidente Rocco Sassone in merito alla decisione della FIP di iniziare la stagione sportiva 2020/2021 a porte chiuse.
"Oggi, dopo le ultimissime notizie pervenute dalla Federazione Italiana Pallacanestro, voglio parlarvi del futuro del Basket, la mia passione, che da anni, nella mia Città, sostengo concretamente con l’aiuto di pochi veri amici.
Ebbene, in un periodo emergenziale dove la recrudescenza dell’epidemia rende necessario chiudere molte attività, apprendo che il governo e di conseguenza la federazione italiana pallacanestro, confermano la previsione di dare inizio ai campionati nazionali da domenica prossima... a porte chiuse.
Si, avete capito bene: a porte completamente chiuse!!
Questo scenario, mai preso in considerazione in quanto insignificante per pubblico e sponsor, amplifica i problemi delle società sportive serie che pagano tasse, stipendi, contributi e costi federali, a cui risulta molto difficile reperire fondi e addirittura avere la conferma da chi già aveva dato la propria disponibilità.
Noi basiamo i nostri progetti sportivi sulla base di budget previsionali che tengono conto di entrate ed uscite e la Lega Nazionale Pallacanestro assicurava che i campionati sarebbero partiti a porte aperte, altrimenti non si sarebbe iniziato (riporto la comunicazione).
Giocare un campionato senza pubblico dove le attenzioni sono giustamente rivolte all’emergenza e alla tutela delle persone che senso ha? Dov’è la funzione sociale di aggregazione che caratterizza lo sport?
Sportivamente parlando non è possibile trasferire il peso di questa pandemia sulle spalle di privati lasciati soli e senza introiti, che da oltre due mesi stanno comunque adempiendo ad ogni spettanza.
La scelta più ragionevole è di considerare lo sport come qualsiasi attività del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, permettendo il graduale avvio dei campionati solo quando sarà possibile giocare in sicurezza e con il pubblico nei palazzetti.
Mi auguro che i decisori istituzionali possano rivedere le loro decisioni prendendo in carico le istanze del mondo dello sport per evitare l’ennesima frattura sociale in un momento in cui è invece necessario restare uniti."
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