L'uomo Tigre è un manga giapponese il cui titolo originale è "Tiger Mask”.
È un manga spokon (sportivo) scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji. Venne pubblicato in Giappone dal 1968 al 1971 dalla casa editrice Kōdansha ed è composto da una serie di 14 volumi e 70 capitoli. In Italia è stato pubblicato per la prima volta dal 2001 al 2007 per opera della SaldaPress (con splendide copertine di Giuseppe Camuncoli) in 15 volumi tankobon.
Il protagonista è un lottatore che nasconde la sua identità dietro la maschera di Tigre il quale, dopo aver fatto tremare i ring nel mondo, sbarca in Giappone. Le sue tecniche di lotta sono talmente terribili e scorrette da fargli meritare il soprannome di "demone giallo".
In realtà, dietro la maschera dell'Uomo Tigre si nasconde Naoto Date, un uomo dal cuore d'oro che, nel privato, devolve i soldi vinti con gli incontri a "La casa dei bambini", l'orfanotrofio gestito dalla bella Ruriko, lo stesso dove anche lui fu accudito da bambino.
Ma Tana delle Tigri, la feroce organizzazione grazie a cui Naoto è diventato l'Uomo Tigre, non tollera che un suo lottatore non versi la sua percentuale e, per mano di Mister X, lancia la sua condanna a morte: uno dopo l'altro, tutti i più feroci emissari di Tana delle Tigri verranno inviati a lottare contro l'Uomo Tigre, con il preciso intento di ucciderlo. Una sorte cui nessuno, tra chi ha osato ribellarsi, è finora sfuggito.
Con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, Naoto decide allora di affrontare la vendetta di Tana delle Tigri e di diventare, così un lottatore onesto e corretto, per essere d'esempio ai bambini dell'orfanotrofio, primo fra tutti il piccolo Kenta.
L'Uomo Tigre è un manga inequivocabilmente "vintage": al tempo della pubblicazione, era un fumetto per ragazzi anche un po' commerciale che voleva farli divertire mettendo in scena incontri fra lottatori che al tempo erano conosciuti e sulla cresta dell'onda (Tiger Mask era realmente un lottatore in carne ed ossa del Puroresu giapponese), e oggi risalta più come documento storico di un'epoca lontana, con una storia ancora apprezzabile da tutti. E' un fumetto per i bambini di un tempo che oggi sono cresciuti e, soprattutto, per gli appassionati di wrestling, che saranno felicissimi di ritrovare in questo manga diversi volti molto noti a chi segue questo sport o magari molti idoli della loro infanzia, come Giant Baba e soprattutto l’indimenticato campione Antonio Inoki, recentemente scomparso.
Al fumetto non mancano ingenuità e difetti e anche una certa dose di violenza, e perciò, potrà non piacere a tutti, ma L'Uomo Tigre riesce a mantenere ancora oggi un grandissimo fascino ed è riuscito a toccarci un po' nel profondo, nonostante i decenni che ci separano dagli anni Sessanta degli orfanotrofi poverissimi e dei grandi eroi tragici dei fumetti, votati alla sofferenza in nome di un bene superiore.
I motivi sono tanti, differenti e anche un po' inspiegabili, forse per l'epoca dura e lontana in cui è ambientato, forse per il suo protagonista solitario e incrollabile, tormentato e dal carisma straordinario, che ci insegna, rischiando la sua stessa vita su un ring insanguinato, a non mollare mai di fronte alle avversità. Forse perché il fumetto e il wrestling da sempre regalano sogni e l'unione delle due cose genera un sogno ancora più grande.
Questo manga giapponese lo potrete leggere anche presso la Biblioteca del Fumetto Strane Nuvole di Matera.
Per info il sito di Strane Nuvole è consultabile: https://stranenuvolematera.jimdosite.com/
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