NBA: Iniziamo a conoscere i significati delle squadre, partiamo dall'Eastern Conference, la prima parte, sono tante le scoprirete poco per volta iniziamo con le curiosità sul movimento cestistico americano.
Atlanta Hawks
Il nickname “Hawks” deriva dal nome del capo di una tribù locale, i Sauk, Black Hawks (cioè Falco Nero) che, nel 1800 ha combattuto la Guerra di Falco Nero contro gli Stati Uniti.
In origine, nel 1949, la franchigia aveva il nome di Tri-Cities Blackhawks perché la squadra rappresentava tre città lungo il fiume Mississippi; due anni dopo la squadra migra a Milwaukee, dove perde il prefisso Black per distinguersi dalla squadra di hockey dell’odiata Chicago. Dopo Milwaukee la squadra viene prima spostata a St. Louis per poi arrivare definitivamente ad Atlanta nel 1968.
Boston Celtics
Il nome Celtics (ovvero celtici) fu deciso dal fondatore Walter Brown nel 1946 per onorare la tradizione della città di Boston nella quale viveva una grande comunità di origine irlandese.
Inoltre, anche i colori adottati dalla franchigia, il bianco e il verde, sono un omaggio ai colori dell’Irlanda.
Brooklyn Nets
Il nickname della franchigia di New York fu scelto per assonanza con quello delle altre squadre della Grande Mela: i Mets, squadra di baseball che milita in MLB, e i Jets, squadra di football, iscritta all’NFL.
Nati come New Jersey Americans nella ABA, dove militarono dal 1967 al 1976, cambiarono nome già dal 1968. Dopo il trasferimento della franchigia a Brooklyn, adottarono questo nuovo nome, Nets, che letteralmente si traduce in “retina”.
Charlotte Hornets
L’origine del nome della franchigia di proprietà di Michael Jordan è molto confusa. Inizialmente la franchigia doveva chiamarsi Charlotte Spirit, ma la dura opposizione degli abitanti della città fece cambiare idea all’allora proprietario George Shinn, cambiandola in Hornets, in riferimento alla frase pronunciata dal generale britannico Cornwallis durante la guerra d’indipendenza:
"In questo posto è come combattere contro un nido di calabroni"
Successivamente la squadra prese il nome di Charlotte Bobcats: secondo alcuni il nickname alludeva alle linci (bobcats in inglese) che popolavano i boschi del North Carolina; secondo altri, invece, il nome bobcats faceva riferimento a Robert “Bob” Johnson, primo proprietario di colore di una franchigia NBA.
In seguito ai numerosi insuccessi, la franchigia di Charlotte riprese il soprannome di Hornets (ovvero calabroni) nel 2015, quando gli ex New Orleans Hornets cambiarono il proprio nome in New Orleans Pelicans.
Chicago Bulls
Il nome Bulls (ovvero tori) fu scelto dal fondatore della franchigia di Chicago, Richard Klein nel 1966, in riferimento al soprannome attribuito alla città divenuta capitale mondiale della carne, che alludeva alla fiorente industria bovina di Chicago. Dal 1946 al 1950 Chicago aveva avuto gli Stags (“cervi”).
Cleveland Cavaliers
Il nome “cavaliers” (ovvero cavalieri) attribuito alla franchigia di Cleveland fu scelto attraverso un sondaggio nel 1970, per omaggiare la figura dei cavalieri settecenteschi. Il vincitore, Jerry Tomko, giustificò la scelta affermando che essi:
"Rappresentavano un gruppo di uomini senza paura, spinti l’un l’altro da un patto di fedeltà mai messo in discussione, senza pensare alle chance di successo".
I tifosi lo preferirono a Jays, Foresters e Presidents. In precedenza c’erano stati i Rebels, che vissero soltanto nella stagione 1946-47.
Andrea Gurrado
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