Per la categoria Exlusive abbiamo intervistato coach Francesco Ponticiello uno dei volti storici della pallacanestro italiana, un allenatore di esperienza, che ha calcato i parquet di tutta Italia con le sue squadre.
Allena dal 1990, muove i suoi primi passi nella B2, per poi passare negli anni 2000 nella categoria della B1. Ha allenato in varie società, ad esempio Matera e Reggio Calabria in A2, Napoli sempre in A2 e nelle ultime stagioni ha allenato a Palestrina e Ruvo di Puglia.
A lui abbiamo posto qualche domanda è gentilmente si è concesso.
Coach, come hai trovato l'esperienza a Ruvo?
Sono stato bene, supportato da risultati che a dicembre 2020, all’inizio del mio percorso ruvese, nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Arrivare quarti nella prima stagione, riuscire a migliorare il piazzamento in quella successiva, giungendo addirittura secondi lo scorso maggio, sono risultati che si commentano da soli. Un qualcosa che va valutato soprattutto considerando la forza tecnica ed i budget delle realtà che abbiamo preceduto in classifica. Più in generale sono contento di aver, anche in Puglia, dato continuità a ciò che di buono avevo fatto nelle ultime stagioni: l’approdo in A2 con Reggio Calabria e Napoli, la finale di playoff con Palestrina, più il primato solitario del 2020, purtroppo vanificato dalla chiusura anticipata per il Covid. Tornando a Ruvo, mi ha riempito di gioia ricevere, dai tifosi, tante manifestazioni di ringraziamento ed affetto alla conclusione del mio percorso da loro. Significa che abbiano pienamente compreso ed apprezzato il mio modo d’essere. Li ringrazio per tutto, di vero cuore.
In questo periodo che sei libero, non stai allenando, a cosa ti dedichi?
Innanzitutto aggiornamento tecnico e visione di partite, sia in forma diretta che attraverso video e clips. Sono momenti in cui l’aspetto principale è quello di guardare avanti e farsi trovare pronto per nuove scommesse professionali. Poi c’è ovviamente tutto ciò che prescinde dal lavoro. Ma sono uno che non trascura mai questi aspetti, neanche quando impegnato sul campo. Adattando al basket una famosa citazione di Josè Mourinho, sono uno che crede fermamente che “chi capisce solo di basket, non capisca nulla di basket”
Come vedi la serie B, nello specifico il girone D, e un un tuo punto di vista sulla B.
Quattro giornate sono un numero troppo esiguo di partite per ricavare conclusioni definitive: lo scorso anno, sempre alla quarta giornata, Agrigento e Ruvo, poi giunte rispettivamente prima e seconda, avevano un saldo di due vittorie e due sconfitte, viaggiando a centro classifica… Si intravedono però già delle tendenze, frutto soprattutto delle performance tecniche delle squadre. Il tutto lascia intravedere una stagione dura, equilibrata, complicata. In cui la terribile formula costringerà le compagini a confrontarsi con l’anomalia del fatto che il piazzamento dalla quinta piazza in giù costringa ad un paradossale playout. Sarà un percorso snervante, dagli esiti imprevedibili, anche più del recente passato.
Sei d'accordo con la riforma dei campionati, come per esempio unico girone in A2, e C unica non più Gold e Silver?
Credo che in pochissimi sentissero l’esigenza del ritorno ad una organizzazione dei campionati, simile a quella che si era visto fino al 2013. In particolare ad una scrematura dell’A2, una serie B1 ed un contenitore inedito, al momento semplicemente indicato come di natura “interregionale”. Il particolare momento economico e sociale rende dubbiosi sulla opportunità di una cosa del genere. Ma credo che gli allenatori abbiano il solo compito di allenare, ed allora sospendo ogni giudizio personale. Meglio mettersi in attesa e verificare nell’arco di qualche stagione gli effetti
Stai seguendo le vicende di Matera, tu che hai allenato e conosci bene la citta, la rinascita dalla Virtus Matera, qual è il tuo pensiero, come la vedi?
Certo, le immagini della scorsa primavera, il PalaSassi gremito, “è solo” per una partita di serie D, hanno potuto meravigliare coloro che non conoscono la passione per questo sport nella città dei Sassi. Invece chi, come il sottoscritto, si è immerso in passato in questo clima, ha trovato tutto naturale e prevedibile: impossibile placare la voglia di basket in città, bravissima la Virtus Matera nel cavalcarla. Sono sicuro che in un arco di tempo non ampissimo, Antonio Conterosito ed i suoi riporteranno Matera dove merita che sia: la C Silver è solo una tappa, non certo la meta.
Ringraziamo Francesco PONTICIELLO per la disponibilità
Emanuele Di Lecce