giovedì 10 ottobre 2024

Basket, Pielle Matera iscritta al Campionato Divisione Regionale 1 Fip Puglia 2024-2025, Francesco Losito scelto come coach e il roster completo


Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 18 al Palasport Giannino Grieco di Matera la Pielle Matera affronterà la Newgen Bk Martina nella gara valida per la 1^ giornata del Campionato Divisione Regionale 1 – FIP Puglia 2024-2025.

Per la stagione sportiva la società Pielle Matera ha scelto il coach Francesco Losito, classe 1987 laureato in Scienza Motorie e Allenatore Nazionale, nonché Formatore Regionale per Allenatori cresciuto come atleta nelle file della Pielle.
La preparazione atletica dei cestisti tesserati per la stagione agonistica che prenderà inizio sabato 12 ottobre è stata affidata al preparatore fisico Luca Papapietro.

Di seguito il roster:

– Alessio Izzo – Centro
– Alberto Miccolis – Play
– Angelo Coretti – Guardia
– Antonio Vaccaro – Ala
– Andrea Braia – Guardia
– Andrea Debernardo – Guardia
– Angelo Coretti – Guardia
– Dadahon Montemurro – Ala
– Davide Domenichiello – Ala
– Edoardo Taratufolo – Guardia
– Egidio Castellano – Guardia
– Eustachio Petrillo – Ala
– Ettore Lasalvia – Guardia
– Gianluca Minonna
– Lorenzo Vitale – guardia
– Mattia Nuzzi – Play
– Michele Di Marzio – Ala forte
– Momy Mbacke – Centro
– Nicola De Palo – Guardia
– Pasquale Visceglia – Play
– Vincenzo Paternoster – Ala

martedì 8 ottobre 2024

FIP Basilicata: Giovanni Lamorte riconfermato presidente , eletto anche il consiglio direttivo per il quadriennio 2025/2028


Nella mattinata di domenica 29 settembre si è riunita l’Assemblea elettiva del CR Basilicata che ha eletto il nuovo Consiglio direttivo per il quadriennio 2025/2028.

Il Presidente uscente Giovanni Lamorte è stato rieletto per il quarto mandato con 21 voti su 21 società partecipanti all’Assemblea.


I Consiglieri eletti sono:

Luciano Cotrufo (Pielle Matera)

Mario Totaro (Pallacanestro Senise)

Vincenzo Marino (Basilia Basket Potenza)

Giuseppe Tralli (Virtus Matera)

Abbiamo posto qualche domanda al presidente rieletto Giovanni Lamorte che gentilmente si è concesso, abbiamo chiesto come sta e come è stato il movimento cestistico lucano.


Presidente, eletto per il quarto quadriennio consecutivo, è soddisfatto di questa rielezione?

Sono molto soddisfatto in particolare perché tutte le società affiliate avevano sottoscritto la mia candidatura e soprattutto perché in sede di Assemblea il 100% delle società votanti hanno espresso il proprio voto per me.

Come ha visto il basket lucano in questi anni passati?

Fino al 2010/2011 il nostro basket era arrivato ad  avere ben sei squadre nei campionati nazionali tra maschile e femminile, purtroppo poi prima la crisi economica e dopo il covid hanno fatto sparire molte squadre e ridotto di molto l'attività.

Come vede il presente e il futuro del basket lucano?

Siamo in ripresa, in particolare nel settore minibasket e giovanile. Abbiamo recuperato il numero di tesserati a quello presente prima del covid. 

Partecipiamo a tutti i campionati d'eccellenza nazionali e da quest'anno abbiamo di nuovo una squadra in serie B: la Virtus Matera.

Essere presidente della federazione, del CR Basilicata, è un onore ma anche un onere, quali sono le sue prospettive o come si vede lei nei prossimi anni?

E' appena partito il nuovo quadriennio e le cose da fare sono sicuramente tante. Dovremo da subito partire con i campionati regionali e dare spazio all'attività del Settore Squadre Nazionali giovanili. E poi metteremo in programma nuove manifestazioni di livello nazionale e internazionale. Nei prossimi anni sarò sicuramente molto impegnato nella gestione del Comitato e mi servirà l'aiuto  essenziale di tutto il nuovo Consiglio direttivo e la collaborazione delle società lucane.

Ringraziamo il presidente del CR Basilicata, Giovanni Lamorte per la disponibilità

lunedì 7 ottobre 2024

Serie C: esordio con il botto ma l'academy Potenza passa a Trani

 



Deve sudare ben oltre sette camicie, ma comincia con una vittoria tanto sofferta quanto importante sul parquet di Trani il suo nuovo campionato di C l’Academy. I potentini passano 73-70 al termine di una partita non ammazzata sul finire di secondo quarto e che rischia di complicarsi pericolosamente col passare dei minuti, come quando la Fortitudo a sette dal termine (63-55) fallisce anche la palla del +10. 

I rossoblù, consci probabilmente del punto di non ritorno, stringono in maniera sensibile le maglie della difesa e riescono progressivamente a risalire la china, sorpassando nel finale soprattutto con i liberi di Malkic e Laquintana e confezionando il prezioso successo con il canestro a rimbalzo d’attacco di Acuna (67-72), prima dell’ininfluente tripla finale di Bolzoni. 

Eppure l’approccio era stato decisamente confortante per i ragazzi di Gianluca Gallo, subito avanti 4-11 al 5’, con tutto il quintetto già a segno, ben innescato dagli assisti di Acuna e Laquintana ed il guizzo di Doglio, su palla rubata, a tenere ancora sul +5 i suoi in chiusura di primo quarto: 19-24. Il post basso di Azzollini e le triple di Bolzoni (già quattro a metà gara) cominciano a far male, però, ad una difesa non sempre aggressiva ed energica al punto giusto e troppo permissiva sulle palle vaganti, anche se un jumper di Doglio e due liberi di Labovic (29-36 al 17’) sembrano innescare la prima fuga. Otto punti in fila di Bolzoni – altre due triple e due liberi – ricuciono però lo strappo e fissano sulla perfetta parità a quota 38 il punteggio a metà gara.

Due zampate di Acuna producono un inizio di terzo periodo apparentemente promettente per Potenza, ma dura poco, perché salgono in cattedra i giocatori pugliesi più pericolosi e con due liberi di Catano la Fortitudo scappa una prima volta a +8 (55-47). Doglio, con carattere, segna una tripla dal nulla, ma Logoluso sullo scadere dei 24’’ punisce una buona difesa e Paolo Azzollini, con l’aiuto della buona sorte, restituisce otto punti di vantaggio ai suoi (63-55 al 32’). A fatica, recuperando un pallone per volta, pur non tirando bene da tre punti (5/26) anche quando costruiti bene, l’Academy prova a risalire la china e prima impatta, poi sorpassa (65-67 al 38’) per la prima volta da inizio terzo quarto con tre liberi di Malkic. 

La difesa non concede praticamente più nulla e dall’altra parte, nonostante qualche errore, Acuna e compagni costruiscono ai liberi un vantaggio che lo stesso argentino converte, a rimbalzo d’attacco, per un +5 (67-72) che sa tanto di liberazione, prima dell’ennesima tripla della disperazione di Bolzoni e l’ultimo 1/2 ai liberi di Laquintana.

Domenica alle 17.00 con Fasano l’esordio casalingo, con l’auspicio di replicare il risultato ottenuto in questo esordio in campionato.


Fortitudo Trani – Academy Basket Potenza 70-73 (20-24; 38-38; 58-55)

Fortitudo Trani: Lanotte, Ciciriello, Azzollini G. 8, Fracchiolla ne, Bolzoni 30, Logoluso 8, Azzollini P. 8, Stella ne, Piemontese 9, Cartago 1, Vescia 2, Katano 4. All. Caressa


Academy Basket Potenza: Summa ne, Pace 3, Labovic 10, Jaksimovic, Malkic 9, Acuna 19, Buldo 5, Casulli ne, Laquintana 16, Doglio 11, Rosa ne, Guglielmi ne. All. Gallo, Ass. Della Monica

Arbitri: Ricciardi e Loglisci  



Benevento - CJ Taranto 80-63: Salerno non basta


𝑁𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 “𝑚𝑜𝑛𝑠𝑡𝑟𝑒” 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝐶𝐽 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑠𝑠𝑎 𝑎 𝐵𝑒𝑛𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑡𝑡𝑎, 𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑎𝑟𝑜 𝑒 𝑃𝑒𝑛𝑡𝑎𝑠𝑠𝑢𝑔𝑙𝑖𝑎. 𝑀𝑒𝑟𝑐𝑜𝑙𝑒𝑑𝑖̀ 𝑀𝑜𝑛𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑎𝑙 𝑃𝑎𝑙𝑎𝑀𝑎𝑧𝑧𝑜𝑙𝑎  


𝐌𝐈𝐖𝐀 𝐄𝐍𝐄𝐑𝐆𝐈𝐀 𝐁𝐄𝐍𝐄𝐕𝐄𝐍𝐓𝐎 - 𝐂𝐉 𝐁𝐀𝐒𝐊𝐄𝐓 𝐓𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐎 𝟖𝟎-𝟔𝟑

𝐌𝐢𝐰𝐚 𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐂𝐞𝐬𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨: D’Antonio 12, Rianna 9, Mercurio, Della Pia, Castellitto 11, Ordine 16, Ndour 12, Ionnelli, Murolo 8. Bongiovanni 7, Miraglia 5, Di Nunno. All.: Parrillo. 

𝐂𝐉 𝐁𝐚𝐬𝐤𝐞𝐭 𝐓𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐨: Salerno 26, Giovara 12, Amorelli 1, Invidia 10, Facciolà 5, Gigante 9, Bitetti, Casalino, Mirabile, Sannelli, Petraroli. All.: Orlando (squalificato).

𝐀𝐫𝐛𝐢𝐭𝐫𝐢: Luca Mogavero di Bellizzi (SA) e Francesco Perretti di Napoli. 𝐏𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢: 22-20, 40-32, 57-50. 


Non è bastato un grande Gianluca Salerno al CJ Basket Taranto per evitare la seconda sconfitta di fila. Che arriva sul parquet della Miwa Energia Cestistica Benevento per 80-63 nella seconda giornata del campionato di serie B Interregionale girone G.

Match che ha ricalcato il canovaccio di una settimana fa contro Bisceglie al PalaMazzola. Anzi molto meglio con un buon CJ per oltre tre quarti in partita e che ha preso gran parte del gap solo negli ultimissimi possessi con un paio di triple a segno per i padroni di casa.

Monumentale la prestazione di Gianluca Salerno capace di mettere a referto qualcosa come 26 punti, praticamente uno show del capitano rossoblu capace di segnare da tutte le posizioni trascinando anche i compagni. In doppia cifra anche Giovara 12, Invidia 10, quasi Gigante con 9 punti autore dell’ultimo sussulto di Taranto a metà ultimo quarto con 6 punti in fila. 

Continuano comunque i progressi di una squadra che ha dovuto fare a meno ancora di Montanaro e Pentassuglia. Eppure era partita bene con Giovara, Facciolà e Salerno a imporre un break di 6-13. Benevento ha risposto prontamente con Ordine e poi con D’Antonio ha operato il sorpasso proprio a cavallo dei primi due quarti quando Taranto limitava i danni con Invidia e i primi canestri di Gigante oltre a uno scatenato Salerno senza evitare però il 32-40 dell’intervallo.

Nel terzo quarto Salerno è salito ancor di più in cattedra, tre triple, 11 punti quasi in fila per il -3 che fa sognare l’aggancio prima dei canestri di Miraglia e Ordine per il 57-50 alla sirena.

Nell’ultimo quarto il capitano rossoblu spara gli ultimi colpi, a dargli manforte Gigante con tre canestri in fila ma Benevento risponde colpo su colpo con capitan Murolo e D’Antonio che finisce in doppia cifra con Castellitto, Ndour e Ordine. Taranto accetta la sconfitta e dà spazio agli under made in Virtus: esordio per Sannelli, Petraroli, Mirabile e Casalino in un 80-63 bugiardo nel divario.

Per il CJ il tempo di tornare a Taranto e preparare la prima sfida infrasettimanale, mercoledì alle ore 21 al PalaMazzola secondo derby contro Monopoli.

Nardò, Dalmonte: "Responsabilità mia, ma adesso però cambiano le cose

Dalmonte non cerca alibi e chiede ai suoi maggiore capacità di reazione dopo gli errori

In casa granata va in onda lo stesso film già visto con Udine e Pesaro. Gli errori, i passaggi a vuoto, gli strappi degli avversari smontano il "sistema" della squadra di Dalmonte e fanno evaporare logiche, lucidità e razionalità. Ma soprattutto bloccano Iannuzzi e compagni in uno stato di inerzia emotiva da cui non c'è modo di uscire. Anche con Cremona, l'allungo avversario di appena 5 punti ad inizio del secondo quarto ha svuotato Nardò, incapace di reagire e di rientrare in partita. O meglio, in un paio di momenti, nel terzo quarto, il Toro ha pure ricucito a solo 6 lunghezze di ritardo, rendendo la sfida ampiamente contendibile, salvo svanire nuovamente in preda alla fretta e alla confusione. 

Per coach Luca Dalmonte il problema è chiaro, chiarissimo. E la ricetta pronta. "Mi prendo la responsabilità totale di quello che sta succedendo, a protezione della squadra - ha detto il tecnico di HDL - se le cose che stiamo facendo ci stanno portando in questa direzione, allora dobbiamo cambiare le cose e il modo in cui le facciamo, dobbiamo cambiare il protocollo. Siamo tutti insieme, siamo una squadra, qui non c'è un singolo che deve essere salvato e uno che deve essere additato. Abbiamo necessità di essere molto più attenti sulle cose da fare e molto più semplici nelle proposte. Ma soprattutto dobbiamo avere la capacità di reagire di fronte agli errori. È successo con Pesaro, quando con due errori consecutivi abbiamo perso la traccia della partita, demoralizzandoci e andando a cercare situazioni non previste. È successo in parte a Udine ed è successo stasera, quando dopo i primi 10 minuti diciamo "regolari", al secondo errore consecutivo abbiamo perso la "maniglia" sulla partita o quando a -6 nel terzo quarto abbiamo subito una bomba di Bertetti e abbiamo perso la capacità di reagire. In questi frangenti serve la presenza, la forza mentale, la capacità di restare nel nostro sistema, invece di evaporare".

Chi non ha problemi di forza mentale, di connessione e di capacità di restare sempre nella partita, è Juvi Ferraroni Cremona, corsara al Pala San Giuseppe con una prova praticamente senza sbavature. Una squadra che ha messo nel retino un tiro su due dall'arco (Nardò uno su tre), che ha portato 5 uomini in doppia cifra (Nardò tre), che ha sbagliato solo un libero su 18 (Nardò cinque su 18). In generale, che ha fatto girare meglio la palla in attacco e che ha difeso sempre con grande attenzione, disinnescando i tiratori granata. Come da copione, nessun fenomeno, ma un collettivo solido e organizzato. 

Luca Bechi è soddisfatto e può guardare tutti dall'alto della classifica. "Noi per essere competitivi in questo campionato - ha spiegato il coach di Cremona - necessariamente dobbiamo crescere in difesa, questa è una cosa che la partita con Cividale ci ha fatto capire. Stasera volevamo partire da quella partita e nel primo tempo siamo stati diligenti, perché abbiamo tenuto a 30 punti una squadra ricca di talento come Nardò con i vari Woodson, Ebeling, Stewart e Iannuzzi. Nel secondo tempo loro hanno fatto uno sforzo e noi abbiamo traballato un po', ne è nato qualche contropiede di troppo e qualche palla persa. All'inizio del quarto quarto siamo tornati a difendere bene e abbiamo ritrovato fiducia. Al di là dello scarto, abbiamo fatto la partita che volevamo contro un avversario che riteniamo possa fare il nostro tipo di campionato. Le 3 vittorie sono irrilevanti a questo punto, perché per salvarci ne dobbiamo vincere altre 10, ma siamo soddisfatti perché il gruppo sta facendo la differenza".

La ferita è aperta. Il morale sotto i tacchi. Il calendario, però, propone domenica un altro turno casalingo contro la neopromossa Livorno. Sarà tempo di risposte (da dare).